Il nuovo CAD e la dematerializzazione nelle PA

di Stefano Gorla

15 Marzo 2011 09:00

Il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) introduce importanti novità per il processo di rinnovamento, completando la riforma delle PA che passa necessariamente per l'innovazione tecnologica.

DigitPA si trova quindi all’apertura di istruttorie per la verifica di conformità rispetto all’art. 27 del Codice, del possesso dei requisiti (onorabilità, affidabilità organizzativa, tecnica e finanziaria necessaria per svolgere attività di certificazione e utilizzo di personale dotato delle conoscenze specifiche) da parte dei richiedenti l’iscrizione all’albo dei Conservatori accreditati.

DigitPa deve attestare il possesso dei requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e di sicurezza.  L’elenco pubblico sarà consultabile sul sito di DigitPa, insieme a quello dei Certificatori accreditati della PEC.

Con il nuovo Codice il Documento Informatico diventa liberamente valutabile in giudizio anche se non sottoscritto digitalmente. Tuttavia la scrittura privata ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del Codice civile, quindi se le viene apposta una firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, fa piena prova sino a querela di falso.

Invece, per quanto attiene ad un documento informatico che rappresenta una delle scritture private previste all’articolo 1350 del Codice – quindi uno degli atti che devono obbligatoriamente farsi per iscritto – deve, pena la nullità, essere sottoscritto con firma elettronica qualificata o digitale.

Alle copie per immagine di documenti originali acquisite tramite scanner, formati in origine su supporto analogico, è riconosciuta la stessa efficacia probatoria degli originali se la conformità è attestata da un notaio o da altro pubblico ufficiale, a meno che la loro conformità non sia espressamente disconosciuta dalle parti.

L’articolo 17 dello schema di nuovo Codice modifica, infine, l’articolo 25, stabilendo che il notaio possa apporre la sua autentica su qualsiasi tipo di firma elettronica, semplice o avanzata, apposta in calce al documento informatico, utilizzando esclusivamente la propria firma digitale.

L’obiettivo che la digitalizzazione della PA intende raggiungere è in questo senso un recupero di produttività, con la rottura del vincolo del documento analogico e il riconoscimento ai cittadini (siano essi persone fisiche o imprese) del diritto all’uso delle tecnologie sia nelle comunicazioni che nella partecipazione al procedimento amministrativo.

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