Le riunioni in azienda? Deleterie per l’attenzione dei dipendenti e in grado di influire negativamente addirittura sulle loro funzioni cerebrali, come dice uno studio effettuato da una università di medicina dello Stato americano della Viriginia.
Tutto, naturalmente, è stato effettuato in maniera scientifica: gli studiosi del Virginia Tech’s Carilion School of Medicine and Research Institute hanno infatti monitorato il cervello di un gruppo di volontari prima e dopo una impegnativa riunione di lavoro, che richiedeva attenzione, nuove idee e collaborazione con manager o colleghi di ufficio. Alle “cavie” è stato poi misurato il quoziente intellettivo ed è stato loro chiesto di svolgere una serie di piccoli esercizi mentali ad hoc, suddivisi in piccoli gruppi.
Quello che è emerso dalla risonanza magnetica ha lasciato perplessi tutti: in tutti i soggetti impegnati nella riunione è stato riscontrato un calo vertiginoso della capacità di trovare soluzioni ai problemi che si sono via via posti “sul campo”, anche in occasione dei test finali in piccoli gruppi.
Ora, forse, molti capi d’azienda rinunceranno a certe riunioni fiume in cui si cerca disperatamente soluzione ai problemi: secondo la ricerca, dunque, meglio forse procedere da soli nel silenzio del proprio ufficio, soprattutto se si tratta di personale femminile: già, perché lo studio americano ha chiaramente detto che è proprio il quoziente intellettivo del gentil sesso a venire alterato quando più persone parlano di lavoro.
“Per la precisione – ha detto Read Montague, a capo dei ricercatori che hanno effettuato lo studio – non è corretto dire che le riunioni di lavoro abbassino il quziende intellettivo, ma è l’approccio che ogni dipendente ha verso l’appuntamento con i colleghi. In particolare, in un gruppo formato da persone con diverso IQ, quelle che si sentono meno intelligenti è come se spegnessero il servello, delegando agli altri quali decisioni prendere”.
Una soluzione? Fare come in certe aziende francesi, dove le riunioni vengono fatte obbligando i partecipanti a stare in piedi, in modo da non permettere una rilassatezza del corpo e del cervello.