Le regole dei social media non sono sempre stabili ma ci sono delle cose che non dovrebbero mai essere fatte. Piccoli errori che però danno l’impressione che il social media manager non sappia fare del tutto il suo lavoro.
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Tra uno degli errori più comuni c’è quello di inserire in Twitter i link che riportano allo status di facebook. Bisogna capire che ogni social media ha le sue regole e se Twitter ha il limite di 140 caratteri bisogna rispettarlo. Il tipo di linguaggio che usa è diverso da quello di facebook. Stessa cosa per Instagram, linkare le immagini su Twitter non ha senso. I social media devono viaggiare paralleli, ma non duplicare i contenuti, altrimenti si darà l’impressione di essere un social media manager pigro.
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I servizi di automazione possono dare una mano ad organizzare il lavoro e a mantenere sempre attivi i profili ma bisogna stare molto attenti a non far capire che si tratta di software. Nessuno ama pensare che ci sia un robot dietro i social e utilizzare questi servizi può essere molto pericoloso. Il rischio è di venire abbandonati. Ci sono mole possibilità di personalizzare tali servizi ed è bene usarle tutte.
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Anche l’uso degli hashtag è spesso errato, prima di tutto vanno utilizzati solo su Twitter e Instagram, inoltre devono essere utili, è del tutto inutile inserire hashtag che non si trovano, vuol dire che nessuno li sta cercando. Infine la cosa più difficile è mantenere il giusto equilibrio. Se si postano troppi contenuti si diventa pressanti, troppo pochi invece ci si scorda di noi. Non c’è bisogno di inserire nuovi contenuti ogni giorno, soprattutto se non si tratta di niente di interessante. Meglio due o tre post a settimana che colpiscano che essere attivi tutti i giorni.