Dal 1° maggio 2022 è possibile presentare la domanda all’INPS per l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), riconosciuta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata (articolo 2, comma 26, legge 8 agosto 1995, n. 335) che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
Nel frattempo, è stato pubblicato il Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale del 24 marzo 2022 contenente i criteri di definizione dei percorsi di aggiornamento professionale obbligatori per i beneficiari ISCRO, che riceveranno la convocazione entro un mese dalla domanda di sussidio. Vediamo come funziona.
ISCRO: come funziona il sussidio per autonomi
L’indennità ISCRO (esentasse e senza accredito figurativo) può essere richiesta una sola volta nel triennio ed è erogata per sei mensilità, dal giorno successivo alla domanda.
L’importo ISCRO minimo è di 250 euro ed il massimo è di 00 euro. Il sussidio effettivamente erogato sarà pari al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e trasmesso all’INPS alla data domanda, calcolato su base semestrale. Ad esempio, con ultimo reddito di 6.000 euro, si divide per due e si moltiplica per 25%, quindi la prestazione ISCRO è in questo caso di 750 euro.
L’indennità è incompatibile con pensioni dirette, Reddito di Cittadinanza, indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, cariche elettive e/o politiche che prevedano, come compensi, indennità di funzione e/o altri emolumenti diversi dal solo gettone di presenza.
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L’erogazione dell’indennità ISCRO è accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale, con criteri adottati con il nuovo decreto ministeriale.
Domanda e requisiti ISCRO
Entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni di sperimentazione (termina nel 2023) è possibile procedere in via telematica o tramite Contact Center (numero verde gratuito 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile a pagamento) alla richiesta di sussidio.
I requisiti sono: regolarità contributiva; partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. Non possono presentare domanda coloro che hanno altre tipologie di reddito (dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa).
In sede di domanda l’assicurato autocertifica i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse salvo che gli stessi non siano già a disposizione dell’INPS (in questo caso saranno precompilati).
Formazione obbligatoria
Regioni e Province autonome definiscono, nell’ambito della propria offerta formativa, i percorsi di aggiornamento professionale per i beneficiari ISCRO, anche mediante accordi con le associazioni professionali. In base al nuovo decreto, i percorsi rispondono ai seguenti criteri:
- mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento;
- acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.
La domanda di ISCRO presentata all’INPS equivale a dichiarazione di immediata disponibilità e viene trasmessa all’ANPAL. I beneficiari ISCRO, entro 30 giorni dalla domanda, saranno convocati dal Centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato, da sottoscriversi entro 90 giorni.