Tratto dallo speciale:

ISCRO 2023 per autonomi: come fare domanda di sussidio

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 8 Maggio 2023
Aggiornato 22 Settembre 2023 09:34

Sussidio ISCRO 2023 per autonomi in Gestione Separata: domanda di prestazione economica dall'8 maggio, entro 3 mesi la formazione obbligatoria.

Dall’8 maggio al 31 ottobre 2023 è possibile presentare la domanda all’INPS per l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), riconosciuta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.

I beneficiari del sussidio economico dovranno poi seguire anche percorsi di aggiornamento professionale obbligatorio, a seguito di convocazione entro un mese dalla domanda di prestazione. Vediamo come funziona.

ISCRO: sussidio INPS per autonomi

L’indennità ISCRO, esentasse e senza accredito figurativo, può essere richiesta una sola volta nel triennio ed è erogata per sei mensilità, dal giorno successivo alla domanda. Per il 2023, l’importo erogato va da un mino di 275,38 euro ad un massimo di 881,23 euro. Il sussidio effettivamente erogato sarà pari al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e trasmesso all’INPS alla data domanda, calcolato su base semestrale. Ad esempio, con ultimo reddito di 6.000 euro, si divide per due e si moltiplica per 25%, quindi la prestazione ISCRO è in questo caso di 750 euro.

Non è prevista contribuzione figurativa e la prestazione può essere richiesta una sola volta nel triennio di sperimentazione (2021-2023). Nel caso di decadenza, l’assicurato non può comunque accedere una seconda volta alla prestazione nel triennio di riferimento.

L’indennità è incompatibile con pensioni dirette, Reddito di Cittadinanza, indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, cariche elettive e/o politiche che prevedano, come compensi, indennità di funzione e/o altri emolumenti diversi dal solo gettone di presenza.

Requisiti di reddito e di attività

Il requisito principale è avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda.

Il secondo requisito di reddito è quello di avere dichiarato, nell’anno precedente alla domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro più la rivalutazione ISTAT (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente), che per la domanda 2023 corrisponde ad un reddito di 8.972,04 euro.

Gli altri requisiti sono: regolarità contributiva; partita IVA attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. Non possono presentare domanda coloro che hanno altre tipologie di reddito (dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa).

Come fare domanda di ISCRO

Per la domanda è possibile procedere per via telematica, previa autenticazione (con SPID, CIE o CNS) dalla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile dalla home page del sito INPS (www.inps.it) seguendo il percorso: “Sostegni, sussidi ed indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”; una volta autenticati, sarà necessario selezionare la voce “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”.

In alternativa, si può procedere tramite Contact Center INPS (numero verde gratuito 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile a pagamento) alla richiesta di sussidio.

In sede di domanda, l’assicurato autocertifica i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse salvo che gli stessi non siano già a disposizione dell’INPS (in questo caso saranno precompilati).

Formazione obbligatoria per i beneficiari

Regioni e Province autonome definiscono, nell’ambito della propria offerta formativa, i percorsi di aggiornamento professionale per i beneficiari ISCRO, anche mediante accordi con le associazioni professionali. In base al nuovo decreto, i percorsi rispondono ai seguenti criteri:

  • mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento;
  • acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.

La domanda di ISCRO presentata all’INPS equivale a dichiarazione di immediata disponibilità e viene trasmessa all’ANPAL. I beneficiari ISCRO, entro 30 giorni dalla domanda, saranno convocati dal Centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato, da sottoscriversi entro 90 giorni.