Si è conclusa con una ampia risposta da parte del mercato l’offerta in opzione agli azionisti di Tiscali delle azioni legate all’operazione di aumento di capitale sociale pari a circa 180 milioni di Euro. La conferma giunge direttamente dalla società, che ha da poco diffuso i risultati dell’iniziativa tesa anche a ridurre l’indebitamento del Gruppo con la cancellazione di circa 43 milioni di indebitamento Senior a lungo termine da parte degli istituti finanziatori.
Nel periodo di tempo dell’operazione, scaduto lo scorso 30 ottobre, sono state sottoscritte 1.672.570.957 azioni ordinarie emesse ex novo, cifra pari al 93% circa del totale delle azioni offerte dalla società. Un dato particolarmente positivo che ha confermato l’interesse degli azionisti e degli operatori di Borsa per le attività di Tiscali e per il futuro della stessa società nel competitivo comparto delle telecomunicazioni. Risultano non esercitati 4.354.152 diritti di opzione, pari a poco più del 7% dell’offerta, che saranno ora offerti a cura di Equita Sim Spa tra il 5 e l’11 novembre in Borsa.
Stando alle prime informazioni, la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Tiscali è costata quasi 32 milioni di Euro a Renato Soru, titolare ora del 20% circa del capitale della società. Soru ha sottoscritto tale aumento nel corso di quattro tranche a ridosso del giorno di scadenza dell’operazione di aumento di capitale. L’ex presidente della Regione Sardegna ha esercitato, indirettamente e direttamente, 10.905.730 diritti di opzione per la sottoscrizione di 318.744.745 azioni ordinarie Tiscali di nuova emissione, pari a 17,71% e a un controvalore di 31,874 milioni di Euro.
Gli Istituti Finanziatori Senior procederanno ora alla cancellazione di circa 43 milioni di Euro di indebitamento finanziario. Tale condizione dovrebbe consentire di ridurre sensibilmente l’indebitamento di Gruppo di 220 milioni di Euro di debito comprensivo degli interessi. Un passaggio importante per fornire nuovo ossigeno a Tiscali e un futuro meno incerto.
«L’aumento di capitale che ha visto, al termine del periodo di opzione, adesioni da parte del mercato e dei suoi azionisti per il 93 per cento circa rappresenta la positiva conclusione del processo di ridefinizione dell’indebitamento di Gruppo intrapreso nel marzo 2009. Grazie al meccanismo dello stralcio, legato al successo dell’operazione di mercato, le banche cancelleranno 43 milioni di Euro di debito finanziario Senior del Gruppo comprensivo di interessi. Tiscali può ora ripartire con una struttura finanziaria solida e coerente con le prospettive del Gruppo» ha dichiarato con ottimismo Mario Rosso, presidente e amministratore delegato di Tiscali Spa.
Oltre a comunicare i primi esiti dell’aumento di capitale, l’operatore alternativo italiano ha fornito una prima serie di informazioni legate all’avvio delle negoziazioni dei “Warrant Tiscali Spa 2009 – 2014”. Come rammenta la dicitura, i titolari dei warrant potranno sottoscrivere le azioni ordinarie della società in un periodo di tempo compreso tra i primi giorni del mese di dicembre 2009 e il 15 dicembre del 2014. Scaduto il termine da poco fissato, i warrant non presentati per l’esercizio diverranno privi di validità e di qualsiasi effetto. La sottoscrizione delle azioni ordinarie sarà «in ragione di n.1 azioni di compendio ogni n. 20 warrant esercitati».
Stando a quanto riferito nel comunicato stampa di Tiscali «i portatori di warrant avranno diritto di sottoscrivere le azioni di compendio al prezzo unitario di 0,8 Euro, comprensivo di sovrapprezzo di 0,7 Euro, secondo le modalità e nei termini indicati nel regolamento dei warrant contenuto nel Prospetto Informativo e che sarà disponibile anche separatamente sul sito internet della società».
Terminate le procedure legate all’aumento di capitale, Tiscali dovrebbe avere le forze e le risorse per finanziarie gli investimenti futuri e per rilanciare il proprio brand sia nel settore consumer sia nel comparto business. La società mira ai segmenti Soho, Smal Business e Medium Business, con una gamma di soluzioni integrate per il traffico voce e l’accesso alla Rete, sfruttando buona parte dell’infrastruttura tecnologica già messa a disposizione del ramo consumer. Infine, l’aumento di capitale dovrebbe fornire basi solide per raggiungere l’ambizioso obiettivo di un milione di clienti entro il 2013 a fronte delle attuali 600mila unità.