L’Italia si prepara a vivere un periodo natalizio segnato da una marcata contrazione dei consumi. La previsione è del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons), che ha da poco portato a termine una prima indagine sulla propensione all’acquisto da parte degli italiani a un mese di distanza dall’arrivo del Natale. Il periodo, solitamente fecondo per gli acquisti, farà registrare una tendenza generalizzata al risparmio e all’austerità a causa della congiuntura economica ancora sfavorevole.
«I settori nei quali i cittadini tenderanno a ridurre maggiormente gli acquisti sono gli addobbi per la casa (-15% sul 2008), i regali a parenti e amici (-10%), e i viaggi (-8%). Più nel dettaglio: gli addobbi per la casa verranno limitati e si ricicleranno i beni utilizzati lo scorso anno, evitando laddove possibile di acquistarne di nuovi. Per i regali, invece, la propensione è quella di ridurli numericamente e qualitativamente, ossia fare meno regali e di importo inferiore rispetto agli anni passati» ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, illustrando i risultati del monitoraggio da poco portato a termine per valutare gli effetti della crisi sul periodo natalizio.
Stando ai dati forniti dal Coordinamento, oltre alle minori spese per doni e beni di consumo, si registrerà una sensibile diminuzione delle vacanze all’estero. Un consumatore su dieci circa rinuncerà a concedersi un viaggio cercando così di risparmiare qualche risorsa, utile per affrontare i primi mesi del 2010 segnati da una ripresa ancora debole e da un tasso di disoccupazione ancora pesante.
In controtendenza si riveleranno solamente alcuni specifici settori come quelli degli alimentari e dei giocattoli. Le prestazioni di tali categorie saranno però condizionate dai prezzi, più alti rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Un aumento che potrebbe incidere sui consumi, anche se difficilmente gli italiani rinunceranno agli acquisti di alimenti e giocattoli per celebrare le festività natalizie secondo abitudini e tradizioni.
Il comparto hi-tech non dovrebbe far registrare particolari flessioni grazie ai prezzi sostanzialmente stabili e in alcuni casi inferiori rispetto al 2008. L’elettronica sarà uno dei settori al centro della spesa per le fasce più giovani dei consumatori, solitamente più attrattate dalla tecnologia per l’intrattenimento, la comunicazione e la produttività.
«In base alle stime del Codacons la spesa relativa al Natale 2009 non supererà quota 200 Euro a persona, cifra in linea con quella dello scorso anno nonostante consumi ridotti, proprio a causa degli incrementi dei prezzi al dettaglio» ha aggiunto Rienzi nel corso della presentazione dei dati da poco rilevati. «È evidente come la crisi economica giochi ancora un ruolo importante in Italia – ha aggiunto il presidente del Codacons – con ripercussioni dirette sulla fiducia e sui consumi dei cittadini».
Secondo il rappresentante del Coordinamento, i risultati derivanti dalla ricerca sulla propensione all’acquisto per le feste natalizie dovrebbero indurre il Governo a rivedere almeno in parte la politica economica finora adottata. Per sostenere l’economia e offrire margini di maggiore sicurezza agli esercizi commerciali, la politica dovrebbe riconsiderare la possibilità di detassare le tredicesime per incentivare i consumi. Una proposta sollevata durante gli scorsi giorni anche da Confcommercio, ma accolta freddamente dai responsabili della politica economica del governo, interessati a contenere il debito e a non ridurre gli attuali flussi di cassa. Il regalo legato alle tredicesime appare al momento remoto e potrebbe essere fonte di nuovi malumori, non solo nel Governo.