A partire dal 2011 il marchio Lancia potrebbe cedere il posto al brand Chrysler anche in Europa. L’ipotesi sulla nuova strategia commerciale di Fiat Group, che di fatto porterebbe a un forte ridimensionamento o alla fine del celebre marchio italiano, giunge dalla versione online del periodico statunitense Automotive News sulla base di alcune dichiarazioni dell’AD del Lingotto, Sergio Marchionne.
«Non c’è dubbio che, a parte qualche mercato in Europa, Chrysler possa diventare un brand globale» aveva dichiarato Marchionne, sottolineando la maggiore spendibilità del marchio statunitense sul mercato internazionale rispetto al meno conosciuto e radicato brand Lancia. «Dobbiamo agire con attenzione per non distruggere le radici di Lancia, occorre trovare un modo per preservare l’identità di Lancia attraverso una mediazione che possa mettere in comune buona parte del portfolio con Chrysler» aveva poi aggiunto l’amministratore delegato da alcuni mesi impegnato anche sul fronte statunitense grazie all’ingresso di Fiat Group nel gruppo Chrysler.
Secondo alcuni osservatori, le parole di Marchionne potrebbero implicitamente indicare l’adozione di una nuova strategia tesa a rinforzare il già noto marchio Chrysler a discapito di Lancia. La presenza dello storico brand italiano potrebbe essere ridimensionata a livello internazionale, concentrando gli sforzi nei paesi in cui Lancia è riuscita ad affermarsi e farsi conoscere come la Francia, il Belgio e naturalmente l’Italia. Del resto, ragionano gli esperti, su 103mila auto con marchio Lancia vendute nel 2008 su scala globale, ben 93mila sono state vendute in Italia a fronte delle oltre 29mila Chrysler vendute sul mercato europeo nel medesimo periodo di riferimento.
Fiat Group potrebbe anche decidere una strategia meno incisiva, tesa a un ridimensionamento più graduale del marchio, che raccoglie una nutrita comunità di acquirenti affezionati. In questo caso Lancia potrebbe diventare un sub-brand di Chrysler, sulla scia di quanto realizzato con il marchio Abarth, ovviamente con declinazioni diverse. Una strategia commerciale adottata nel corso degli ultimi anni da numerosi produttori di automobili, interessati a razionalizzare l’offerta e a mettere ordine nei brand per orientare meglio l’acquisto da parte della clientela.
Le possibilità ventilate da Sergio Marchionne e prospettate dagli analisti andranno verificate con attenzione. La scelta di ridimensionare un marchio come Lancia e di renderlo un sub-brand di Chrysler anche in Italia potrebbe portare a pesanti ripercussioni per le quote detenute da Fiat Group in alcuni importanti segmenti del mercato dell’auto.
Il destino di Lancia e degli altri marchi controllati dal gruppo del Lingotto sarà probabilmente deciso nel corso del prossimo anno, anche sulla base dei primi risultati ottenuti con il piano di rilancio di Chrysler Group. Il proceso di integrazione delle due società porterà inevitabilmente all’adozione di alcune scelte dolorose, ma inevitabili per ristrutturare i due gruppi, ottimizzare i costi, rinnovare la gamma degli autoveicoli e tornare a crescere sia nel Vecchio che nel Nuovo continente.