Oggi una serie di notizie positive dall’economia italiana. Nel secondo trimestre di quest’anno il prodotto interno lordo ha segnato l’incremento maggiore dal terzo trimestre del 2007, mentre la produzione industriale di giugno ha addirittura registrato il maggior balzo del decennio. A mitigare l’entusiasmo, sul fronte del pil, il confronto con il resto d’Europa: i dati delle principali economie del Vecchio Continente sono attesi per la prossima settimana, ma gli analisti prevedono che mediamente segneranno una ripresa più sostenuta rispetto a quella italiana.
Nel periodo aprile-giugno di questo 2010, secondo i dati comunicati oggi dall’Istat, il pil italiano è cresciuto dell’1,1% tendenziale e dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Il primo di questi due dati, ovvero quello tendenziale, è il migliore dal periodo luglio-settembre del 2007, quando la crescita era stata dell’1,5%.
Da quel momento si è prima fermata, nel quarto trimestre del 2007, quindi ha segnato un leggero aumento dello 0,3% fra gennaio e marzo del 2008 e quindi è iniziata la lunga serie di dati negativi, con il picco del -6,5% del primo trimestre 2009. Quest’anno i numeri sono tornati positivi, anche perché si confrontano appunto con quelli, mediamente pesanti, dello scorso anno.
I dati di questo secondo trimestre, che portano la crescita acquisita per l’intero 2010 allo 0,8%, sono in linea con le attese degli analisti. I principali fattori di crescita sono considerati gli investimenti, l’export e le scorte.
Gli economisti ritengono però che persista la debolezza dei consumi, individuati come il principale punto debole dell’economia italiana (emblematici, per esempio, i recenti dati negativi sulle immatricolazioni di auto). Venerdì prossimo saranno comunicati i dati sulla crescita di Germania, Francia e della zona euro, e il consensus degli esperti prevede una crescita superiore a quella della Penisola. In particolare, sul fronte congiunturale, si attende un +1,3% dalla Germania, un +0,5% dalla Francia e una ripresa dello 0,7% in Eurolandia.
Quanto alla produzione industriale, in giugno è cresciuta dell’8,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, il miglior dato dal dicembre del 2000. Rispetto a maggio, la crescita è dello 0,6%. I dati sono migliori delle previsioni, e portano il rialzo della produzione industriale nell’intero semestre al 5,5% sull’analogo periodo 2009.
Sempre in relazione a giugno, una sorpresa negativa è arrivata dalla Germania, dove la produzione industriale su base congiunturale ha segnato una inattesa flessione dello 0,6%. Il dato tendenziale segna comunque un progresso sostanzioso del 10,9%.
In chiaroscuro anche le cifre che arrivano dalla Gran Bretagna, con un ribasso mensile dello 0,5% e un rialzo tendenziale dell’1,3%, più basso delle attese.