Chiaro e perentorio il tono dell’intervista rilasciata a Repubblica dal presidente e a.d. di Tod’s, Diego Della Valle: «Per noi Saks è un progetto industriale e noi non siamo venditori». Sfuma così a Piazza Affari l’effetto Saks sul titolo Tod’s con un calo dello 0,92% a 62,42 euro.
La compagnia era stata nei giorni scorsi oggetto di indiscrezioni in quanto la catena di negozi di lusso statunitense Saks, di cui il patron della Tod’s Diego Della Valle detiene una quota, sarebbe nel mirino di un consorzio di private equity anglo-americano.
«Non sappiamo nulla», ha confessato il presidente, «fino a quando non arriveranno comunicazioni ufficiali non esiste nulla». Quanto ai rumors che lo vedono in procinto di lanciare un’Opa su Saks, commenta: «Stiamo a vedere».
Nonostante la crisi, Tod’s ha pubblicato una situazione finanziaria positiva. Al 30 giugno 2010 la posizione netta è salita a 200,3 mln, valore doppio rispetto a quello del 30 giugno 2009 (100 mln), anche grazie all’eccellente gestione del capitale circolante netto operativo, che è pari 193,4 mln al 30 giugno scorso, rispetto ai 228,1 mln del 30 giugno 2009.
Punto di forza è stato principalmente determinato dalla continua crescita dei ricavi e dal miglioramento della qualità degli stessi, con una maggiore incidenza delle vendite a prezzo pieno rispetto a quelle promozionali, oltre che dal continuo miglioramento dell’efficienza aziendale, in tutti i suoi processi.
Ma sulla ripresa dalla crisi, Della Valle manifesta alcune perplessità direttamente dipendenti dalle criticità dell’Italia. «Quando la ripresa si rafforzerà – dice – accuseremo un handicap nei confronti di nazioni molto più strutturate, dalla Germania alla Francia».