Scende il costo delle commissioni interbancarie per una serie di strumenti di pagamento: bancomat, pagobancomat, RID e RiBa. Lo ha deciso l’Autorità Garante per la Concorrenza, in conclusione di due istruttorie avviate nel novembre 2009, rendendo vincolanti gli impegni presentati rispettivamente da Abi e Consorzio Bancomat. Le riduzioni vanno dal 3 al 36% a seconda dei servizi.
È bene precisare subito che il provvedimento riguarda, come detto, le commissioni interbancarie, che riguardano le transazioni da un istituto all’altro, e non quelle rivolte alla clientela. Si tratta quindi di un «costo nei rapporti tra banche» che però, sottolinea l’Antitrust «può incidere sulle condizioni economiche praticate dalle singole banche alla clientela finale». È dunque possibile che le riduzioni che verranno applicate portino un beneficio anche a correntisti e utenti.
La novità che riguarda più da vicino le aziende è probabilmente quella relativa ai pagamenti RiBa, ricevuta bancaria elettronica che scende del quasi il 20% a 0,46 euro dai precedenti 0,57.
La commissione per i prelievi agli sportelli Bancomat viene ridotta del 3,4%, passando a 0,56 euro da 0,58. Quella sul Pagobancomat scende di un abbondante 4% sul valore della transazione media, e la componente fissa passa a 0,12 da 0,13 euro per ogni operazione.
Il Consorzio, spiega l’Antitust «si è impegnato a rivedere la commissione alla luce dei principi che emergeranno dagli studi in corso di svolgimento da parte della Commissione Europea e dell’Eurosistema».
Il taglio più ingente riguarda i pagamenti «RID, con la commissione che si abbassa del 36% passando a 0,16 euro». Dal primo novembre 2010, in base alle indicazioni europee, questa commissione sarà completamente azzerata, salvo per la parte relativa al servizio di allineamento elettronico archivi (pari a 0,071 euro). La commissione per il Rid veloce scende a 0,26 euro, dall’attuale 0,35.
«Tutte le nuove commissioni sono state determinate applicando il principio di efficienza economica e rappresentano livelli che non potranno essere modificati in aumento», sottolinea l’Antitrust, aggiungendo che «effettuerà un costante monitoraggio alla luce delle evoluzioni concorrenziali e normative anche europee».
Positivi i commenti sulla decisione dell’Autorità per la Concorrenza da parte di Adusbef, Federconsumatori e Movimento Consumatori mentre il Codacons ritene che le riduzioni «non porteranno alcun vantaggio» ai clienti perchè «difficilmente le banche trasferiranno i tagli sui correntisti e, anche qualora decidessero di farlo, compenserebbero le riduzioni introducendo nuovi balzelli a carico dei consumatori o rincarando quelli già esistenti».