Oltre trenta presentazioni di nuovi modelli, i tradizionali premi Car of the year e Truck of the year, e soprattutto il punto sulla situazione del mercato, negli Usa e non solo. Dopo gli anni della grande crisi, l’auto di Detroit torna al centro del mondo con un’edizione del Naias, North American International Auto Show, che si presenta come il salone della rinascita. Appuntamento dal 15 al 23 gennaio, ma per stampa e operatori l’evento è iniziato oggi. Riflettori puntati sulle tre big a stelle e strisce, Ford, General Motors e Chrysler, che si presentano con abbondanza di nuove proposte e forti di numeri nuovamente in crescita relativi alle vendite 2010.
General Motors, che nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso è tornata a Wall Street, si presenta con la Chevrolet Sonic, versione americana della Aveo, la nuova Buick Verano, e un nuovo pick up, il concept Sierra All Terrain HD. Chrysler mostra in anteprima mondiale la 300, la berlina che sbarcherà sul mercato americano nel primo trimestre e arriverà poi in Europa con il marchio Lancia (sarà la nuova Thema). Infine Ford, l’unica delle big three ad essere uscita dalla crisi senza aiuti, propone la Focus elettrica e il concept della Kuga del futuro.
Se l’attenzione per le nuove americane sarà prevedibilmente altissima, le novità del Salone non si esauriscono all’interno dei confini degli States. Per gli amanti della sportive, ci sarà l’anteprima della nuova Porsche Carrera 911 GTS.
Ferrari, che non sarà presente ufficialmente, espone comunque in un’area vicina allo stand Chrysler, l’alleato americano di Fiat, una 458 Italia. Fra le novità europee, Volkswagen svela la New Midsize Sedan e la nuova Audi A6, che sarà disponibile anche in versione ibrida. Bmw presenta la nuova Serie 6 Cabrio e le Serie 1 Coupè e Cabriolet. E ci sarà anche il concept della Mini Paceman. Mercedes presenta la nuova Slk. Novità anche dall’Asia, con l’ultima generazione della Civic da parte di Honda, la Prius Mpv di Toyota, il coupè sportivo Veloster di Hyundai, il concept di un crossover, Curb, di Kia.
Ci sono anche i grandi assenti, oltre alla già citata Ferrari, Lamborghini, Nissan, Saab, Rolls Royce, Mitsubishi, Suzuki.
Mentre le case produttrici sfilano con i nuovi modelli, gli esperti si interrogano sull’andamento del settore. Gli Usa escono da un anno che ha visto le vendite crescere intorno all’11%. E le prospettive per il futuro tornano ad essere improntate all’ottimismo.
Paul Taylor, capo economista della National Automobile Dealers Association (NADA), spiega che «le vendite di auto giocano un ruolo chiave nella ripresa dell’economia», e ritiene che in questo 2011 cresceranno di circa il 12%, raggiungendo i 12,9 milioni di immatricolazioni, dopo gli 11,55 milioni del 2010. Il parco veicoli degli americani è vecchio in media di 10 anni, e questo potrebbe essere un incentivo a cambiare auto. Cinque i fattori fondamentali che secondo l’esperto spingeranno il mercato: l’ampia offerta dei costruttori, la disponibilità di credito a tassi molto bassi, la politica fiscale, il rialzo del mercato azionario che in genere alimenta le vendite di auto di lusso, e i prezzi del carburante, in crescita, che stimolano l’interesse verso i nuovi veicoli ad alimentazione ibrida o elettrica, di cui c’è un’ampia offerta.