Green Economy Network, a Milano le imprese fanno rete

di Anna Nosari

21 Giugno 2011 12:00

Sono 400 le imprese milanesi della green economy, censite da Assolombarda, che fanno di Milano la potenziale capitale di un network internazionale.

Oltre 50 miliardi di euro di fatturato e 25.000 addetti solo in provincia di Milano. Sono questi i numeri dell’economia “verde” nell’area milanese, secondo il censimento realizzato da Assolombarda, che ha mappato le imprese che operano nei diversi comparti della green economy.

Dai dati è emerso che il territorio milanese rappresenta un contesto assolutamente rilevante in materia di competenze energetiche e ambientali.

Sono infatti circa quattrocento le aziende che operano nella filiera green, dall’aria all’acqua, dalla gestione del suolo e dei rifiuti alle bonifiche, dai prodotti ecocompatibili all’energia da fonti rinnovabili, dall’efficienza energetica alla mobilità sostenibile.

Lo studio, condotto in collaborazione con l’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’ambiente (IEFE) dell’Università Bocconi, ha messo in luce le potenzialità del capoluogo lombardo, che può aspirare a diventare capitale di un Green Economy Network a livello internazionale.

Non solo per il numero e la rilevanza delle imprese attive in questa zona, ma anche per la presenza di un fitto tessuto di istituzioni economiche e finanziarie, laboratori e centri di ricerca, università, associazioni e fondazioni bancarie: un patrimonio di risorse importante, soprattutto tenuto conto del periodo storico attuale.

«Siamo convinti che Milano e il suo territorio possano diventare un vero e proprio centro di eccellenza», ha commentato Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda, «rappresentando un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, grazie ad asset fondamentali come il know-how specifico delle imprese, la presenza di un fitto tessuto manifatturiero, di un sistema universitario e della ricerca all’avanguardia. Non a caso le aziende americane già guardano con interesse a questo network, tanto che da inizio anno Assolombarda, in collaborazione con il Consolato Generale Americano a Milano, ha attivato uno sportello “USA Green Economy” per potenziare le relazioni tra aziende italiane e statunitensi che operano nel settore!.

Da queste considerazioni e dalla convinzione dell’importanza di una strategia di sistema è nato il Comitato Promotore del Green Economy Network, costituito da un gruppo di imprenditori e manager in rappresentanza delle imprese che stanno scommettendo sull’economia verde.

Del Comitato fanno parte, oltre ad Assolombarda, un gruppo di soci fondatori: Roberto Barbieri, AD Osram, Riccardo Bellato, Presidente Nitrolchimica, Fabio Benasso, AD Accenture Italia, Alberto Cervi, AD AA Envitech, Stefano Dubini, AD TIA Tecnologie Industriali Ambientali, Federico Golla, AD Siemens Italia, Gian Francesco Imperiali, Presidente ABB, Mario Mascolo, Presidente e AD 3M Italia, Marco Schiavio, Consigliere Delegato Passavant Impianti, Giuliano Zuccoli, Presidente A2A.

Tra gli obiettivi del Comitato la nascita di alleanze tra imprese attraverso lo sviluppo di progetti industriali di crescita, innovazione, internazionalizzazione, la condivisione di esperienze, know-how e prospettive, la creazione di percorsi specifici di formazione per il personale.

Inoltre, il Green Economy Network si propone di diventare un punto di riferimento per gli operatori economici coinvolti in Expo 2015 e di attrarre investimenti sul territorio nei settori dell’ambiente e dell’energia.

Per dare visibilità alle aziende che già operano nella green economy è stato realizzato un Repertorio online, che servirà sia alle imprese che vogliono farsi conoscere e trovare business partner, sia per chi cerca prodotti, tecnologie e servizi ambientali ed energetici.

«Abbiamo promosso il progetto del Green Economy Network in quanto convinti della grande capacità innovativa del nostro territorio», ha dichiarato Roberto Testore, responsabile del Progetto Ambiente, Energia e Sicurezza di Assolombarda e presidente del Comitato Promotore. «Iniziammo nel 2009 a censire le nostre imprese associate che operavano nelle filiere della Green Economy e i risultati furono sorprendenti. Decidemmo allora di trovare un modo per favorire l’aggregazione di queste imprese, individuando azioni mirate a migliorare la loro competitività anche in ottica internazionale. Da qui l’idea di creare un Network, per stimolare possibili alleanze, ma anche per valorizzare e promuovere le competenze individuate attraverso un Repertorio, sempre costantemente aggiornato, articolato in specifiche filiere tematiche. La Green Economy», aggiunge Testore, «ha un tasso di crescita importante e noi non vogliamo farci sfuggire l’occasione di proporre il nostro territorio come punto di riferimento sia per il mercato nazionale che internazionale. Tutto ciò assume particolare rilevanza nella prospettiva di Expo 2015 che avrà nella sostenibilità uno dei temi centrali.

Ciò significa che Milano sarà nei prossimi quattro anni al centro dell’attenzione mondiale per quanto riguarda la sua capacità di offrire visioni, progetti, prodotti e servizi all’altezza delle sfide poste dall’economia sostenibile. È una vetrina che non possiamo lasciarci sfuggire per valorizzare le potenzialità del nostro Green Economy Network».