Elastica, leggera, resistente e naturale, la gomma è la protagonista principale della storia Pirelli, non solo in formato pneumatico. Già dal 1872, anno di fondazione, infatti la società si è occupata di moda coniugando estetica e tecnica. Sono questi i due concetti chiave della mostra allestita alla Triennale di Milano fino al 24 luglio con la direzione artistica e il progetto grafico di LeftLoft.
Tra bozzetti pubblicitari originali degli anni Settanta e installazioni multimediali (a cura di Studio N!03), il percorso espositivo si articola in quattro sezioni: camminare (suole e tacchi di gomma), abbigliamento (soprabiti e impermeabili), mare (costumi da bagno e accessori da spiaggia e da acqua). Ad accogliere il visitatore è un’inedita Marilyn Monroe, in costume da bagno elastico in Lastex Pirelli-Revere ovvero il “filato delle meraviglie”, modella per una pubblicità del 1952, un anno prima di essere Lorelei Lee nel film Gli uomini preferiscono le bionde di Howard Hawks.
Molti sono i nomi importanti della grafica e della fotografia nazionale e internazionale che per Pirelli hanno firmato bozzetti storici, da Jeanne e Franco Grignani a Bob Noorda, da Alessandro Mendini ad Ermanno Scopinich fino a Bruno Munari – suo il cartellone per la suola Coria con il claim: “Cammina col progresso” – e Ugo Mulas, autore dello scatto all’impermeabile Pirelli in pieno stile Sessanta.
Di fronte all’odierna multimedialità assoluta, “il futuro che riflette sul vintage può essere molto divertente” osserva Umberto Eco in un contributo video realizzato per la mostra, riassumendo le due anime della gomma, quella originaria di inizio Novecento e quella più recente di PZERO, progetto di industrial design applicato all’abbigliamento, curato sin dalla sua nascita da Antonio Gallo. Partite con solo due oggetti prodotti – una scarpa da vela e una giacca dalle performance futuriste – le collezioni PZERO oggi comprendono capi di abbigliamento e accessori con lo stesso spirito hi-tech degli inizi, tra marketing e moda.
Non una mostra di prodotti dunque ma un’esperienza grafica e multimediale, L’anima di gomma racconta, attraverso il design e l’industria, una storia di eccellenza italiana nata nel 1872 dall’impiego tecnico del caucciù e oggi riconosciuta nel mondo per la sua capacità di innovazione. Come ha sottolineato Marco Tronchetti Provera, Presidente Pirelli & C. S.p.A. dal 2003, “Quanto realizzato in Triennale non è da considerarsi opera di mecenatismo ma un’idea di crescita delle imprese insieme alle istituzioni culturali. La tecnologia non cresce se non trova l’ambiente culturale adeguato”.