«Con il senno di poi, non avrei mai offerto a Coulson quel lavoro». Per la prima volta il premier inglese David Cameron ammette di aver sbagliato ad assumere come portavoce l’ex direttorte di News of the World al centro dello scandalo intercettazioni che ha travolto il gruppo Murdoch e che ora tocca da vicino i massimi vertici della politica inglese. Il premier oggi si è presentato come previsto alla Camera dei Comuni convocata per un dibattito d’emergenza sul tabloid gate.
Ieri, davanti alla commissione Cultura e Media dello stesso ramo del parlamento britannico, era stato il turno, fra gli altri, dello stesso tycoon dei media, Rupert Murdoch.
Per l’inquilino di Downing Street, non è stata una passeggiata. In aula, clima molto accesso, con le opposizioni, a partire dal laburista Ed Miliband, che sono partite al contrattacco, chiedendo al premier le dimissioni.
Cameron ha difeso il suo staff, che si è «comportato correttamente», si è preso la responsabilià di aver assunto Coulson, ha anche ammesso per la prima volta che probabilmente è stato un errore, ma ha continuato a ribadire che «il suo lavoro non è stato oggetto di alcuna lamentela», ha anche spiegato di essere un «uomo all’antica» che ritiene un cittadino innocente fino a prova contraria. Ha anche insistito sul fatto che Coulson ha sempre dichiarato di essere estraneo allo scandalo delle intercettazioni: «se si dimostrasse che mi ha mentito, dovrebbe scusarsi con me e io non accetterei facilmente le sue scuse».
Cameron ha risposto così a un Miliband che lo invitava a prendersi le sue responsabilità facendosi da parte, sull’esempio di sir Paul Stephenson, il capo della polizia che ha presentato le dimissioni nei giorni scorsi. Il leader laburista ha attaccato il premier sui rapporti con Murdoch, che invece Cameron ha definito completamente trasparenti, e ha definito «catastrofico» il suo errore di valutazione nell’assumere Coulson. La posizione del premier è difficile, con l’opinione pubblica inglese scossa dallo scandalo.
Ieri Murdoch si è difeso davanti alla commissione della Camera chiedendo scusa ma dicendo di essere stato all’uscuro, fino alla scorse settimane, del motodo delle intercettazioni utilizzato da News of The World. La seduta di ieri ha visto alcuni minuti di tensione quando dai banchi del pubblico un uomo ha gettato in faccia al magnate dei media della schiuma da barba.
Sempre ieri hanno deposto anche il figlio di Murdoch, James e Rebekah Brooks, la ex Ceo di News Internacional che ha a sua volta espresso rammarico sottolineando che l’azienda ha fornito alla polizia tutti gli elementi necessari per l’indagine. E prima ancora era stato il turno dell’ex capo di Scotland Yard, sir Stephenson.
E oggi un’altra commissione della Camera, quella degli Affari Interni, ha pubblicato un report molto critico nei confronti del modo in cui la polizia ha trattato l’indagine.