E’ un intervento a largo raggio quello messo in piedi dal governo Monti col decreto-legge in materia di semplificazioni e sviluppo approvato dal Consiglio dei ministri.
Il pacchetto di norme ha come obiettivo il taglio di costi e procedure bizantine della burocrazia a vantaggio di cittadini e imprese nonché il rafforzamento di un’economia più produttiva e competitiva con l’introduzione di misure in settori strategici.
Il provvedimento prevede il potere sostitutivo che implica in caso di mancato rispetto dei tempi di conclusione delle pratiche da parte dell’amministrazione pubblica la possibilità di rivolgersi ad un altro funzionario passibile di sanzioni contabili e disciplinari.
Per i cittadini le disposizioni varate consentono di poter effettuare per via telematica il cambio di residenza che dopo la richiesta avrà effetto giuridico immediato. Inoltre, i tempi per la trascrizione degli atti di stato civile (nascita, matrimonio e morte), nella cancellazione e iscrizione alle liste elettorali saranno più veloci con l’utilizzo di procedure telematiche in grado di far risparmiare allo Stato circa 10 milioni di euro all’anno.
Gli ultraottantenni potranno ottenere più rapidamente il rinnovo delle patenti di guida mentre per gli studenti l’iscrizione all’Università avverrà su un portale unico esclusivamente con modalità telematica e dal 2013 il libretto diventerà elettronico. A favore delle persone con disabilità è prevista l’eliminazione di inutili duplicazioni di documenti e adempimenti. Quanto al “bollino blu“, il suo rinnovo diventerà contestuale alla revisione dell’auto che avviene la prima volta dopo quattro anni e in seguito con cadenza biennale.
Per le imprese, la normativa comporta meno oneri per partecipare alle gare di appalto e una serie di semplificazioni in tema di autorizzazioni e controlli. Entro il 2012 il governo dovrà individuare in modo tassativo le autorizzazioni da mantenere e quelle da accorpare o abrogare, le attività sottoposte a SCIA, quelle per cui basta una semplice comunicazione e le attività del tutto libere. In materia di appalti d’altro canto viene creata la banca nazionale dei contratti pubblici per impedire che ogni volta le amministrazioni chiedano ai partecipanti alle gare gli stessi documenti. Per le Pmi la novità è l’arrivo di un’unica autorizzazione ambientale.
Infine, il decreto Semplifica Italia dà il via all’agenda digitale per l’Italia delineandone la road map affidata ad una cabina di regia. I suoi punti fondamentali sono la realizzazione della banda larga e ultra-larga, la gestione degli opendata e di un sistema Cloud per la condivisione dei dati nella PA, la creazione di Smart communities, spazi virtuali sul web di confronto e discussione tra cittadini e amministrazione.