L’ingresso di Alberto Bombassei ai vertici di Confindustria potrebbe porre le basi per un rientro della Fiat all’interno dell’associazione, attualmente diretta da Emma Marcegaglia. È proprio contro quest’ultima che sono dirette le aspre critiche del leader del gruppo auto, Sergio Marchionne, fermamente convinto che la federazione abbia necessità di una sferzata di novità.
Se Bombassei dovesse trionfare sugli altri candidati e prendere il posto della Marcegaglia alla presidenza di Confindustria, la Fiat potrebbe seriamente tornare sui suoi passi e prendere in considerazione l’ipotesi di rientrare a farne parte. Questo il pensiero di Marchionne a distanza di pochi mesi dalla decisione di uscire da via dell’Astronomia, e fautore di un processo di rinnovamento che parta dalla definizione stessa della federazione industriali.
Le dichiarazioni dell’AD di Fiat sono molto esplicite, così come il suo consenso nei confronti del programma presentato da Bombassei, presidente e amministratore delegato di Brembo S.p.A.: “Il programma di Bombassei è certamente innovativo e votato al radicale cambiamento dell’associazione. Noi ci riconosciamo in questo processo di rinnovamento che, se dovesse essere completato, porrebbe le basi per un rientro della Fiat in Confindustria. Pur essendo la Fiat uscita dall’associazione, riconosco l’importanza che questa potrà avere nel rilancio dell’economia italiana. La scelta del futuro presidente è quindi molto importante“.
Affermazioni seguite dall’analisi delle caratteristiche dei due candidati alla presidenza della federazione, in seguito all’abbandono di Andrea Riello: “Giorgio Squinzi e Alberto Bombassei sono due persone per bene e due grandi industriali. Su Squinzi non mi posso pronunciare perché non lo conosco personalmente. Bombassei, invece, lo conosco molto bene: è un imprenditore di assoluto valore che guida un’azienda che da anni fornisce prodotti d’eccellenza alla Fiat, alla Ferrari e da qualche tempo alla Chrysler. La Brembo è all’avanguardia tecnologica e con una forte vocazione internazionale“.
E se non tutti sembrano approvare il ritorno della Fiat, primo fra tutti il presidente dei giovani imprenditori Jacopo Morelli, che sottolinea come per aderire a Confindustria non ci si possa basare sulla simpatia verso un presidente piuttosto che un altro, la campagna elettorale di Bombassei sta effettivamente dando i suoi frutti anche attraverso un programma effettivamente basato sul cambiamento, per far fronte alle nuove aspettative proprie sia delle piccole imprese sia delle associazioni di categoria.