Decisione importante quella presa venerdì scorso dall’Ecofin: i ministri economici dei Paesi dell’area dell’Euro hanno infatti deciso l’implementazione del fondo salva Stati. Il tutto, si legge nella dichiarazione finale, per “migliorare ulteriormente la fiducia del mercato”.
Così è stato deciso di rivalutare l’adeguatezza dell’ammontare complessivo del EFSF/ESM (European Financial Stabilisation Mechanism/ European Stability Mechanism) di 500 miliardi di euro che, dati i 200 miliardi di euro di impegni a lungo termine dell’EFSF, comporta attualmente un volume massimo di 300 miliardi di euro di prestiti per l’ESM. Il capitale versato del MSE sarà messo a disposizione più rapidamente di quanto inizialmente previsto dal Trattato ESM.
Inoltre, nella dichiarazione finale, viene specificato che due tranche di capitale saranno versate nel 2012: una a luglio e una entro ottobre, mentre altre due tranche verranno pagate nel 2013 e un’ultima nella prima metà del 2014. L’ESM “sarà lo strumento principale per finanziare nuovi programmi a partire dal luglio 2012. L’EFSF sarà attivo nel finanziamento di programmi che hanno avuto il via prima di tale data. Per un periodo transitorio fino alla metà del 2013, può impegnarsi in nuovi programmi al fine di garantire una piena capacità di prestito fresco di 500 miliardi”.
In conclusione, l’area dell’Euro si sta mobilitando in un “firewall” complessivo di circa 800 miliardi di euro ed inoltre gli Stati della Moneta Unica si sono impegnati a fornire ulteriori 150 miliardi di euro di contributi bilaterali al FMI.