Le previsioni di inizio anno non sono state deluse: Air France, infatti, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con una perdita pari a 368 milioni di euro rispetto ai 367 milioni di un anno fa. La perdita operativa è in crescita del 48% a 597 milioni, mentre il fatturato è salito del 6% a 5,65 miliardi, le spese per carburante del 18% a 1,68 miliardi e i costi del personale del 6% a 1,91 miliardi.
I risultati si sono comunque rivelati migliori delle previsioni visto un gruppo di 16 analisti prevedeva una perdita netta di 431 milioni, una perdita operativa di 519 milioni e un fatturato di 5,54 miliardi. Air France-Klm ha quindi ribadito la previsione per il primo semestre su una perdita operativa superiore ai 548 milioni persi nei primi sei mesi del 2011, ma ha precisato che il secondo semestre vedrá i primi effetti positivi del piano di ristrutturazione attualmente in atto
Da gennaio a marzo è stato soddisfacente l’andamento dell’attività passeggeri, mentre l’attività cargo – indica il gruppo – è risultata ancora debole. Fra i costi operativi, la voce carburante è aumentata di 255 milioni a 1,68 miliardi: per l’intero 2012 il gruppo prevede che la voce cresca di 1,1 miliardi dai 6,4 miliardi del 2012. La perdita operativa trimestrale si è attestata a 597 milioni contro i 403 milioni del primo trimestre 2011. Air France Klm ha in corso una serie di misure urgenti per tagliare un miliardo di costi su tre anni (congelamento salari, delle assunzioni, flessione degli investimenti), ma non ha ancora reso note le misure strutturali che dovrebbero portarla, secondo quanto annunciato ad aprile, a tagliare del 20% i costi ‘pilotabili’ (escluso carburante e tasse aeroportuali). Gli osservatori si aspettano tagli che tuttavia non sono ancora stati quantificati. La concorrente tedesca Lufthansa ha annunciato ieri il taglio di 3.500 effettivi.
“Come previsto, il primo trimestre è stato difficile, nonostante un miglioramento delle attività a marzo. La rigorosa capacità di controllo dei costi così come i buoni livelli di traffico hanno portato a un aumento dei ricavi per passeggero – ha reso noto il vettore – Tuttavia, la persistente debolezza del commercio internazionale ha pesato sulle attività cargo. Nel complesso, il miglioramento dei ricavi sono stati insufficienti a compensare l’aumento dei costi in particolare del carburante. La compagnia ha preventivato un contesto economico per i prossimi mesi incerto a causa anche del rincaro record del cherosene e degli 1,1 miliardi di euro in più di costi legati proprio all’approvvigionamento del carburante. Air France-Klm ha pertanto ribadito per il 2012 l’obiettivo di ridurre i costi unitari e il debito sotto i 6,5 miliardi.