Nei giorni in cui si decidono le sorti della riforma del lavoro, l’ultima sortita del ministro Elsa Fornero riaccende una polemica mai sopita su un tema moto caro sia ai dipendenti pubblici sia ai sindacati: la possibilità di licenziare sarà estesa anche al settore pubblico, in modo tale da uniformare la nuova legge destinando agli statali il medesimo trattamento dei lavoratori attivi nel privato.
Il ministro Fornero, nel corso di un suo interevento all’Università di Torino, ha infatti risposto alle domande degli studenti sulla riforma del lavoro annunciando senza mezzi termini la sua speranza che la nuova normativa sui licenziamenti sia introdotta anche nella Pubblica Amministrazione: “Quello dei dipendenti pubblici non è un mercato perché ci sono regole diverse. Mi auguro però che qualcosa di simile a quello fatto per i dipendenti privati, relativamente alla possibilità di licenziare, sia inserito nella delega anche per i dipendenti pubblici. Patroni Griffi ha questa delega, noi siamo in contatto, stiamo lavorando insieme: non vogliamo ci siano difformità di trattamento tra pubblico e privato“.
Parole che hanno immediatamente scatenato le reazioni delle sigle sindacali, sebbene supportate dallo stesso ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, il quale ha ribadito che la questione dei licenziamenti nel settore pubblico è già compresa nel testo di legge in esame, sebbene sia necessario approfondire e valutare con calma alcuni aspetti tecnici. Incisiva e immediata, invece, la critica mossa dalla Cgil, che attraverso il responsabile Settori pubblici Michele Gentile ha sottolineato il ruolo e i limiti del ministro Fornero: “Un auspicio del genere, espresso per lo più in una fase di gravissima crisi economica, è il segno di come il ministro non abbia chiaro il titolo del suo ministero: è a capo del dicastero del lavoro e non certo dei licenziamenti“.
La Uil, dal canto suo, auspica invece che una equiparazione tra la normativa che regola il settore pubblico e quello privato sia effettivamente attivata per quanto concerne il rinnovo dei contratti, mentre non c’è alcuna necessità di sottoporre i lavoratori statali ad altre regolamentazioni esterne alle leggi vigenti. E se il tema della licenziabilità degli statali continua a rappresentare un tema caldo e, spesso, un motivo di scontro tra Governo e sindacati, da parte della Fornero arrivano altre dichiarazioni in materia di spending review, che stando alle parole del ministro sarà applicata in modo ferreo in tutti i settori della PA, facendo tabula rasa degli sprechi che impediscono allo Stato di risanare i conti pubblici: “La spending review sarà tostissima, ci sarà un taglio fortissimo della spesa pubblica e degli sprechi”.