L’azienda italiana Astaldi si è aggiundicata un contratto da 4,5 miliardi di dollari per costruire il terzo ponte sullo stretto del Bosforo, tra Europa e Asia. Associata con il gruppo turco Ictas, è stata scelta anche perché ha saputo dare migliori garanzie sulla rapidità di costruzione dell’opera, che si inserisce in un progetto che prevede anche la realizzazione di un’autostrada lunga 414 chilometri nel cuore della Turchia e che tra qualche anno collegherà la provincia europea di Tekirdag con quella asiatica di Izmir.
A render nota la notizia è stato il ministro dei trasporti turco Binali Yildrim, che ha precisato che la struttura sarà lunga 1275 metri e collegherà 2 zone di Istanbul situate nei due diversi continenti: il quartiere di Garipce e quello di Poyrazkoy. Il ministro ha anche spiegato che la posa della prima pietra avverrà verso la fine del 2012, verrà finanziato senza pesare di un centesimo sulle casse dello Stato e dovrebbe essere portato a termine in 3 anni insieme ai circa 90 chilometri totali di strade di collegamento.
Astaldi ha vinto la concorrenza di società come la Salini costruttori (in partnership con la turca Gülermak), 7 aziende turche e una della Corea del Sud dopo un’asta prevista inizialmente ad agosto scorso e poi slittata nel corso dei mesi fino ad arrivare a maggio a causa – si dice – delle difficoltà finanziarie delle aziende europee, alle prese con la stretta creditizia che rende difficoltoso reperire le risorse necessarie per opere di questa portata.
Il terzo ponte della metropoli turca si è reso necessario viste le grandi moli di traffico che intasano gli attuali 2 ponti esistenti, risalenti al 1973 e al 1988. Ma verrà utilizzato anche come collegamento est-ovest favorendo le comunicazioni tra Europa sudorientale e medio Oriente. Il progetto del terzo ponte sul Bosforo è stato fino a oggi oggetto di diverse contestazioni da parte degli ambientalisti, dato che da un lato metterebbe in pericolo la flora e la fauna e dall’altro produrrà più inquinamento e scatenerà un processo di speculazione edilizia in quella zona di Istanbul.
In base agli accordo, la cordata Astaldi-Ictas gestirà il ponte per 10 anni e 3 mesi e lo costruirà tenendo presente che servirà anche il traffico ferroviario.