Completati a Caorso, dove e? presente la più grande centrale nucleare d’Italia, i lavori di smantellamento e decontaminazione di altre 6.500 tonnellate di materiali e componenti metallici del ciclo termico dell’edificio turbina. A darne notizia e? la Sogin, la società di Stato che si occupa della bonifica ambientale dei siti nucleari e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti dalle attivita? medico-ospedaliere, industriali e di ricerca che spiega come quest’ultimo sia stati il più imponente intervento di bonifica di materiale contaminato realizzato dalla società nel Paese.
La società, per rendere l’idea dell’attività svolta finora nel sito nucleare, ha comunicato che a Caorso “complessivamente sono state finora smantellate, decontaminate e allontanate dal sito circa 9.400 tonnellate di sistemi e componenti metallici, il 62% del metallo originariamente presente, circa il peso della torre Eiffel”.
Le modalità di svolgimento delle attività sono state meticolose: si sono svolte in diverse fasi – specifica la nota della società – all’interno della stazione gestione materiali, un’area realizzata e attrezzata all’interno dell’edificio turbina, tra le piu? grandi al mondo. I componenti sono stati separati tra contaminati e non contaminati dopo essere stati ridotti con taglio termico o meccanico in elementi di grandezza non superiore ai due metri, per facilitare le successive operazioni di decontaminazione e rilascio. La decontaminazione e? avvenuta con specifici trattamenti di sabbiatura e idrolavaggio. Le attivita? hanno consentito di riciclare il 98% del metallo derivante dallo smantellamento”. Il tutto, sotto la supervisione dell’Ispra e dell’Arpa dell’Emilia Romagna.
L’ad della società, Giuseppe Nucci, ha sottolineato che, per terminare la bonifica dei siti nucleari sono previste attività per 5 miliardi di euro e circa 2,5 miliardi per la realizzazione del Parco Tecnologico con annesso deposito nazionale dei rifiuti radioattivi: “La complessita? di questo lavoro – ha dichiarato Giuseppe Nucci – ha richiesto la programmazione e lo svolgimento ordinato di ogni intervento. In particolare, abbiamo realizzato la stazione gestione materiali che servira?, ottenuta l’istanza finale di disattivazione, per lo smantellamento e la decontaminazione dell’edificio reattore.
Nel 2011 il valore delle attivita? di smantellamento di Sogin e? stato di 55,5 milioni di euro, oltre due volte quello mediamente registrato nel periodo 2001-2010.