Prosegue la sequenza di eventi che ruota intorno alla banca inglese Barclays, al centro dello scandalo relativo alle manipolazioni del Libor che ha portato, nelle ultime ore, alle dimissioni del presidente Marcus Angius: è ora il turno del Ceo Bob Diamond, che ha reso nota la sua scelta di rinunciare all’incarico a causa del pieno coinvolgimento nella vicenda, che è costata al Gruppo una sanzione da 290 milioni di sterline.
Un caso di dimissioni annunciate, quindi, e per di più a effetto immediato: Diamond rinuncia al suo incarico di amministratore delegato di Barclays stretto da numerose pressioni da parte dei vertici aziendali, impegnati a tenere la banca fuori da altri possibili scandali, e a garantire un’immagine impeccabile nonostante i recenti sviluppi del caso Libor.
Diamond lascia il posto di Ceo proprio a Marcus Angius, l’ormai ex presidente dimissionario in attesa di essere rimpiazzato, mentre la nomina definitiva di un nuovo Chief Executive Officer sarà seguita da quella del nuovo direttore generale che prenderà il posto di quello uscente, Jerry del Missier. A nulla è valsa, quindi, la rinuncia al bonus annuale previsto per il 2012 da parte di alcuni dirigenti Barclays e dello stesso Diamond, il quale ha commentato la scelta sottolineando la sua impazienza di presentarsi davanti alla Commissione del Tesoro: “La pressione esterna sulla banca rischia di danneggiare il franchise. Sono profondamente deluso. L’impressione creata dagli eventi annunciati l’altra settimana non potrebbe essere più lontana dalla realtà. Sono impaziente di compiere il mio dovere per contribuire all’inchiesta della Commissione del Tesoro sugli accordi che Barclays ha annunciato l’altra settimana senza peraltro mettere in discussione il mio ruolo“.
Non si ferma, infine, la scia di eventi incentrata proprio sull’inchiesta relativa alla manipolazione del Libor, che coinvolge altri tassi di interesse (come l’Euribor) nonché altri istituti di credito, e che presenta pesanti ripercussioni in ambito europeo: protagoniste dell’indagine sono infatti sia le autorità europee, sia quelle britanniche, americane e giapponesi.
Nel pomeriggio di ieri sono state poi annunciate anche le dimissioni del direttore generale Jerry del Missier, fino a poco tempo fa condirettore della divisione investimenti, Barclays Capital. E’ proprio in questo ramo d’azienda, secondo le autorità che stanno indagando,che si sarebbero svolti i magigori illeciti.