Un dirigente dipendente della Regione Molise, in carcere da circa 4 mesi, si è visto accreditare in busta paga un bonus di oltre 13 mila euro oltre allo stipendio. Il protagonista della vicenda è Elvio Carugno, manager statale dietro le sbarre dl 4 aprile scorso con l’accusa di aver sottratto denaro pubblico all’ente presso il quale lavora.
Una vicenda che sta destando molte polemiche e che coinvolge in primo piano le dinamiche amministrative della Regione Molise, tanto che si parla di possibili sanzioni per coloro che hanno approvato la concessione di questo cospicuo premio a favore del dirigente detenuto, al quale, tra le altre cose, non sono mai stati concessi gli arresti domiciliari per timore di una sua fuga in Venezuela.
Nonostante le pesanti accuse di aver sottratto dalle casse regionali qualcosa come un milione di euro, Carugno è stato “gratificato” con un bonus pari a 13.099 euro in più alla normale retribuzione, premio che è stato giustificato come: “Un’erogazione di indennità di risultato diregenza per l’anno 2011“. Così si legge infatti nella comunicazione della direzione generale della Regione Molise inviata al servizio di gestione risorse umane, la stessa che annuncia la concessione di un plafond complessivo di 805.046 euro e 57 centesimi come premi per i risultati raggiunti lo scorso anno, da dividere fra 68 dirigenti.
Un folto gruppo di manager che beneficeranno di un bonus extra, quindi, tra i quali compare anche Antonio Guerrizio, al momento sotto inchiesta per una analoga vicenda di denaro pubblico sparito dalle casse statali, e tuttavia parzialmente restituito: nel conto in banca del dirigente arriveranno 11.718 euro come incentivo supplementare (quindi non definitivo ma pari al 60% dell’importo finale).
Un insieme di notizie stanno facendo scalpore anche a causa del triste primato vantato proprio dalle regione Molise, che secondo quanto diffuso poche settimane fa si colloca al primo posto in Italia per “Spesa pubblica primaria delle pubbliche amministrazioni, che Bankitalia ha rilevato in 4.100 pro capite nel triennio 2008-2010 contro i 3.300 euro della media nazionale“.