Anche a settembre il mercato italiano dell’auto deve fare i conti con numeri negativi. La flessione registrata nello scorso mese è stata del 25,7% con circa 110mila immatricolazioni effettuate rispetto alle oltre 147mila dello stesso mese dello scorso anno.
In questo quadro ne fa le spese anche il Gruppo Fiat che vede la sua flessione di immatricolazioni pari al 24,2% rispetto al settembre del 2011 anche se la quota di mercato è leggermente aumentata rispetto ad un anno fa superando la soglia del 30%.
Alla luce di questi dati, si è elevato il richiamo al governo da parte dell’Unrae, l’associazione delle Casere estere in Italia, che attraverso il presidente Jacques Bousquet spiega come “dopo le tante proposte formulate e preso atto che dei 150 tavoli preparati dal governo non ce n’è nessuno che tratti di auto, pur consapevole delle difficoltà dell’Esecutivo, richiama l’attenzione sul patrimonio di tradizioni, competenze, passioni ed occupazione legate a questo settore che – continua Bousquet – ha sempre contribuito alle entrate tributarie annuali per oltre il 16% del totale del gettito nazionale e che, nel caso delle Case estere, assorbe 8,5 miliardi di euro di componentistica italiana”.
Bousquet lancia anche un grido d’allarme per il verificarsi di “quell’effetto di demotorizzazione privata, sul quale avevamo lanciato l’allarme alcuni mesi fa. Le famiglie italiane stanno gradualmente radiando la propria auto senza acquistarne una nuova: il parco circolante dei privati, infatti, nei primi 6 mesi di questo anno si è ridotto di 60.000 unità”.
Infine, una flessione superiore al 20% si registra anche per la raccolta ordini che, da un primo scambio di informazioni tra UNRAE e ANFIA, in settembre ha registrato circa 114.000 unità.