Si é ridotto di quasi un miliardo di euro l’indebitamento finanziario di Telecom. Il dato emerge dal resoconto intermedio di gestione dei primi nove mesi dell’anno esaminato ed approvato dal Cda dell’azienda. Più nello specifico, l’indebitamento finanziario netto rettificato é stato pari a 29.485 milioni di euro con una contrazione di 929 milioni rispetto al 31 dicembre dello scorso anno.
I ricavi hanno raggiunto quota 22.061 milioni in linea con lo stesso periodo del 2011 con un Ebitda contratto del 3% ed un Ebitda organico in contrazione del 2,1%. L’operating free cash flow é stato pari a 4.141 milioni di euro in riduzione di 383 milioni rispetto al 2011, l’Ebit ha raggiunto quota 4.900 milioni e l’utile netto é stato di 1.926 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo per il 2012, si specifica che gli obiettivi legati ai principali indicatori economici e finanziari, “così come definiti dal Piano Industriale 2012-2014, prevedono ricavi ed EBITDA sostanzialmente stabili rispetto al 2011; posizione finanziaria netta rettificata a circa 27,5 miliardi di euro“.
Franco Bernabé, presidente di Telecom, ha sottolineato che il risultato della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2012 “è in lieve recupero rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2011, grazie alle azioni intraprese per la difesa della base clienti e dell’Arpu, tra cui nuove politiche d’offerta e lo sviluppo di nuovi servizi. Questo nonostante-evidenzia Beranbé- uno scenario congiunturale in peggioramento e un contesto di mercato caratterizzato da forti dinamiche deflattive e da inasprimenti delle politiche regolatorie. Il terzo trimestre in particolare ha risentito, in aggiunta, dell’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione mobile con una riduzione della tariffa del 53% e dell’introduzione di nuovi ‘tetti’ al roaming in Europa”.