La raccolta bancaria al dettaglio continua a crescere. Ad affermarlo é la Banca d’Italia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria. Il funding gap, ovvero la quota di prestiti non finanziata dalla raccolta al dettaglio, é sceso al 16% ed al 13% se si esclude le filiazioni d banche estere.
Nella sintesi del rapporto viene evidenziato che “le condizioni di liquidità hanno registrato un miglioramento marcato da luglio con l’attenuarsi dei rischi sovrani” e che gli intermediari italiani hanno a disposizione risorse liquide “necessarie per fronteggiare le passività in scadenza e per finanziare l’economia; anche la dotazione di collaterale rimane assai ampia“. Per quanto concerne la redditività bancaria, pero, si sottolinea come continui ad incidere il deterioramento della qualità del credito e si invitano le banche all’intensificazione delle politiche di riduzione dei costi.
Dal punto di vista delle famiglie, nella sintesi del rapporto si sottolinea che le condizioni finanziarie delle famiglie sono complessivamente in equilibrio in virtù della riduzione dell’indebitamenti e del numero elevato di attività finanziarie a basso rischio:”La sfavorevole congiuntura economica sta incidendo sulla redditività e sulla capacità di autofinanziamento delle imprese, le cui condizioni finanziarie mostrano segni di tensione. Le aspettative relative ai prossimi mesi sono improntate a un minore pessimismo. I più importanti fattori di rischio sono connessi con l’evoluzione congiunturale e con il permanere di difficoltà di accesso al credito“, si legge nella sintesi.
Infine, si spiega che la qualità del credito risente della situazione recessiva dell’economia e che i crediti deteriorati alle imprese sono sono cresciuti in tutti i settori di attività economica soprattutto nel settore delle costruzioni:”Il tasso di deterioramento del credito alle famiglie rimane invece basso, riflettendo la loro solida situazione patrimoniale e la tradizionale prudenza dei criteri di erogazione dei finanziamenti“.