Al termine di una lunga maratona durata ben 17 ore, i ministri europei delle finanze hanno dato il via libera alla supervisione unica sulle banche della zona euro. A partire dal 1 marzo del 2014 la Bce potrà monitorare tutte le banche della zona euro – nonché quelle dei Paesi fuori dalla moneta unica che aderiranno all’unione – con asset per almeno 30 miliardi di euro o che rappresentano il 20% del PIL del Paese.
Un accordo che è già stato definito da Angela Merkel come “di un valore inestimabile”, e che rappresenta, come ricordato dal commissario Ue al mercato Interno Michel Barnier al termine della riunione, “il primo fondamentale passo verso l’unione bancaria”.
Superati quindi gli scetticismi di quei paesi, come Germania, Gran Bretagna e Svezia, che vedevano da un lato il rischio di una sovrapposizione dei poteri di politica monetaria e di vigilanza da parte della Bce, e dall’altro registravano la preoccupazione che i Paesi euro acquisissero così un potere eccessivo in seno all’Eba, l’autorità nazionale incaricata oggi della supervisione sulla banche della Ue. In quest’ultimo caso si è infatti scelto di votare con una doppia maggioranza per l’approvazione dei regolamenti.
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“È un progresso reale che apre possibilità interessanti”, ha commentato il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici. Il vertice di oggi a Bruxelles dovrebbe licenziare il testo definitivo.