Se un dipendente non comunica la sua assenza al datore di lavoro il licenziamento diventa legittimo: una sentenza della Corte di Cassazione afferma infatti che il lavoratore è tenuto a informare tempestivamente il proprio capo nel caso in cui sia impossibilitato a raggiungere il luogo di lavoro.
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La Cassazione si è espressa in merito alla vicenda di un dipendente licenziato per essersi assentato dal luogo di lavoro senza comunicarlo al proprio datore e senza inviare la certificazione medica necessaria, presentata solo in un secondo momento.
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La sentenza n. 10552 del 7 maggio 2013 afferma che il datore di lavoro deve essere informato in tempi molto ristretti dell’ impossibilità da parte dei dipendenti di svolgere le proprie mansioni, compresa la stessa presenza sul luogo di lavoro.
A essere messo in discussione, secondo la Suprema Corte, è lo stesso rapporto fiduciario tra il datore di lavoro e il dipendente, secondo quanto affermato dall’articolo 2119 del codice civile che regola il licenziamento per giusta causa e la proporzionalità della sanzione.
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Il licenziamento del dipendente è legittimo perché, nonostante i certificati medici prodotti a distanza di giorni, non ha comunicato immediatamente la sua assenza incidendo sul vincolo fiduciario.