Agenda digitale: collaborazione tra manager e agenzia

di Floriana Giambarresi

14 Maggio 2013 11:00

L'Agenda digitale vuole colmare il dd in Italia e i coordinatori parlano della collaborazione con i manager come contributo per lo sviluppo.

La collaborazione tra l’Agenzia per l’Italia digitale e i manager delle aziende che operano nell’ITC sta portando a buoni risultati nella realizzazione dell’Agenda Digitale. Lo hanno comunicato Agostino Ragosa e Guelfo Tagliavini, rispettivamente il direttore generale dell’Agenzia e il coordinatore nazionale di Federmanager.

«Il sistema Italia sconta ancora forti ritardi per quanto riguarda gli investimenti in ICT e per avviare o consolidare quei processi di innovazione indispensabili per rendere le nostre imprese competitive nel mercato globale», ha affermato Ragosa, ricordando che «c’è ancora molto lavoro da fare per adeguare le infrastrutture tecnologiche abilitanti a colmare il digital divide nel nostro Paese». Il direttore dell’Agenzia dichiara di aver apprezzato quanto fatto da Federmanager, dato che ha contribuito alle attività per l’Agenda Digitale mettendo a disposizione il proprio patrimonio di competenze della dirigenza delle imprese ITC.

Il management aziendale può dare un contributo fondamentale allo sviluppo delle tecnologie digitali in Italia, come sottolineato sia da Ragosa che da Tagliavini: «a breve avvieremo dei comitati con i rappresentanti delle parti sociali, cominciando con il coinvolgimento dei delegati di Federmanager, per supportare l’Agenzia nella propria opera finalizzata a colmare il gap di infrastrutture e servizi digitali esistente in Italia. […] I primi fronti di sinergia con i manager industriali potranno svilupparsi nella definizione di un grande piano di formazione nazionale per l’alfabetizzazione digitale e l’utilizzo dei servizi di e-government tra i cittadini».

Concludono infine i coordinatori spiegando che «con l’obiettivo di attuare il progetto open data e completare la digitalizzazione della PA e del nostro sistema produttivo serve una seria pianificazione delle risorse ed un’azione di coordinamento delle competenze verso lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche e dei nuovi linguaggi: per questo è necessaria un’azione comune tra tutte le componenti interessate, a cominciare da quella ad alta competenza».

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