La riforma della scuola porterà una ventata di novità per i dirigenti scolastici, che potranno contare su una maggiore autonomia divincolandosi da alcune incombenze burocratiche.
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A rendere note alcune anticipazioni è il Sole 24 Ore, che informa sui principali provvedimenti che saranno discussi dal Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015.
Tra le novità annunciate spicca lo spostamento di una serie di competenze strettamente burocratiche, che dai dirigenti passeranno agli Uffici scolastici regionali dal 1 settembre 2015.
Si parla delle pratiche legate alle cessazioni del servizio, al pensionamento, al trattamento di quiescenza e di previdenza, alle progressioni e alle ricostruzioni di carriera, come anche al TFR da liquidare.
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E ancora, ai dirigenti potrebbe essere concessa maggiore autonomia gestionale per limitare il numero di alunni in ogni classe, mentre si parla di un possibile aumento delle risorse del Fondo Unico Nazionale per la retribuzione dei presidi (rimpolpato con 35 milioni di euro).