Jobs Act: legittimo controllare i dipendenti a distanza

di Teresa Barone

19 Giugno 2015 08:00

Via libera al controllo dei lavoratori a distanza attraverso i dispositivi tecnologici senza ottenere il consenso di sindacati e Ministero.

Il decreto attuativo del Jobs Act modifica l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori, dando il via libera ai controlli a distanza dei lavoratori senza passare attraverso l’autorizzazione dei sindacati o del Ministero del Lavoro.

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Una novità che riguarda, nello specifico, la possibilità di assegnare ai dipendenti dispositivi tecnologici in grado di tracciare i lavoratori, come pc, tablet e telefoni cellulari, ma anche i semplici Badge usati per monitorare gli accessi e le uscite dalle sedi lavorative. Per quanto riguarda l’installazione di impianti audio e video, invece, permane l’obbligo di richiedere precise autorizzazioni.

I dati che si evincono dal controllo a distanza, tuttavia, possono essere utilizzati solo per finalità che siano strettamente connesse al rapporto di lavoro, in relazione a esigenze organizzative e produttive, per tutelare al sicurezza sul lavoro e il patrimonio aziendale. Si tratta di interventi che, come cita espressamente la normativa, possono essere effettuati:

«Purché sia data al lavoratore adeguata informazione circa le modalità d’uso degli strumenti e l’effettuazione dei controlli, sempre, comunque, nel rispetto del Codice privacy.»

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