Si parla sempre di una nuova figura di manager, più vicino ai propri dipendenti, capace di avere una visione e di condividerla, eppure la realtà dei fatti è molto diversa. E, a sentire i dipendenti, il capo rimane sempre e solo il capo.
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Ad illustrare in modo chiaro la situazione è l’Istituto Ixé, con una ricerca sulle aspettative disattese riguardanti la figura del manager. Secondo i dati resi noti il clima di fiducia, in una valutazione da uno a dieci, è considerato importanti con un punteggio di 9,3, così come la definizione di obiettivi chiari. Eppure lo scenario reale dimostra che la soddisfazione per il primo punto arriva solo a 5 e la supera di poco, con 5,9, il secondo punto.
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Considerati molto importanti anche gli obiettivi condivisi e la comunicazione interna, con punteggi, rispettivamente, di 9,2 e 8,7. Anche in questo caso il livello reale è molto più basso, con una soddisfazione di 4,6 e 5,2. Le discussioni sui social sono il modo migliore per capire o stato d’animo dei dipendenti e il panorama non è per niente positivo. Ascolto e coaching sono evidenziato dall’Istituto Ixé come il modo migliore per andare incontro alle esigenze dei dipendenti, altrimenti lo scollamento tra aspettative e reale soddisfazione diventerà sempre peggiore, le potenzialità ci sono tutte, considerato che i dipendenti mostrano affezione all’azienda per cui lavorano, arrivando ad un punteggio di 7,8 sulla scala da uno a dieci.