Recruiters valutati dai candidati

di Teresa Barone

31 Maggio 2017 15:00

Cosa non apprezzano i candidati del processo di selezione e del lavoro dei recruiters.

Le dinamiche del processo di selezione sono lunghe e complesse, dalla formulazione di un annuncio che sia esaustivo all’analisi dei Curriculum Vitae, fino alla convocazione per il colloquio vero e proprio.

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Ottenere un feedback da parte dei candidati può rivelarsi molto utile per capire cosa funziona e cosa non è efficace nell’iter di recruiting, consentendo ai responsabili della selezione di aumentare le chance di successo basandosi proprio sulle opinioni di chi c’è dall’altra parte, ovvero di chi cerca un lavoro.

Comunicazione carente

Spesso i candidati lamentano di non essere messi a conoscenza degli esiti di una selezione: dopo aver inviato il curriculum o dopo aver risposto a un annuncio non si hanno più notizie e conoscere l’esito della candidatura è praticamente impossibile, tanto che spesso non si riceve alcuna conferma di ricezione.

Nessun contatto umano

La comunicazione tra recruiter e candidato si svolge spesso quasi interamente online fino al colloquio, tuttavia capita che l’invio di risposte al candidato sia gestito da un sistema automatico che impedisce di avere un rapporto diretto con chi si occupa della selezione. Questo meccanismo rappresenta un tasto dolente per numerosi candidati.

Mancanza di fiducia

La selezione è finalizzata all’assunzione o all’affidamento di un incarico, una condizione che presuppone la creazione di un rapporto di fiducia tra il manager e la nuova risorsa. Per ottenere questo obiettivo è necessario gettare le basi già in fase di selezione.

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