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Avvocatura, professione in crisi?

di Teresa Barone

4 Maggio 2022 10:30

L’analisi del Censis sull’avvocatura italiana: in calo redditi e iscritti alla Cassa Forense, forte il divario di genere, in aumento l'incertezza.

Nel 2021 la situazione professionale è stata critica per un cospicuo numero di avvocati, che segnalano sia la mancanza di lavoro sia un generale senso di incertezza. A mostrarsi demoralizzato è il 28,4% dei professionisti legali interpellati nell’abito del “VI Rapporto Censis sull’avvocatura italiana” realizzato per la Cassa Forense, percentuale in crescita rispetto al passato.

Un buon 32,8% degli avvocati intende lasciare la professione spinto prevalentemente dai costi eccessivi e dal ridotto riscontro economico. Nell’anno della pandemia, infatti, i redditi medi sono calati sotto i 38mila euro annui.

Le donne, in particolare, guadagnano meno della metà dei colleghi uomini, ma solo il 31,3% degli avvocati maschi è consapevole dell’ampio gender gap. La distanza fra il reddito medio dei due sessi, infatti, è tale che occorre sommare il reddito di due donne per sfiorare senza raggiungerlo il livello medio percepito da un uomo: 23.576 euro contro i quasi 51.000.

Per quanto riguarda le prospettive di crescita della professione, per il 46,8% degli avvocati intervistati il diritto della crisi d’impresa e dell’insolvenza rappresenta la specializzazione civile con il maggiore potenziale di sviluppo nel prossimo triennio. In ambito penale si pensa soprattutto alle questioni legate a Internet, all’informazione e alle nuove tecnologie, mentre nell’area amministrativa prevale l’interesse verso il diritto dell’ambiente e dell’energia, il diritto sanitario, il diritto urbanistico, dell’edilizia e dei beni culturali.

Nel 2021 gli avvocati iscritti alla Cassa Forense sono stati sono 241.830, di cui il 94,3% risulta attivo mentre il restante 5,7% è rappresentato da pensionati contribuenti. Gli iscritti sono diminuiti di 3.200 unità rispetto al 2020, mentre la distribuzione per genere vede una leggera prevalenza maschile.

L’identikit dell’avvocato, under 50, maschio e meridionale: circa un terzo degli avvocati risiede al Nord contro il 43,8% degli avvocati presenti nel Mezzogiorno e il 22,5% nelle regioni centrali; Dal punto di vista anagrafico, circa sei avvocati su dieci hanno un’età inferiore ai cinquant’anni e l’età media degli iscritti è pari a 48,7 anni e quella degli iscritti attivi a 47,2 anni.