Leader e manager, quali differenze?

di Antonella Silipigni

11 Giugno 2009 06:30

Cosa vuol dire manager e cosa vuol dire leader? Quante possibili configurazioni possono avere questi concetti? Le differenze non sono poche per concetti così importanti

Secondo Warren Bennis vi è una profonda differenza tra Management e Leadership, ed entrambi sono importanti. Il Manager gestisce e porta a termine obiettivi, è responsabile ed ha responsabilità. Il Leader invece influenza, sceglie in quale direzione guidare, agire.

Nel libro di Warren Bennis “Come diventare un leader”, troviamo una lista delle differenze. Ecco un estratto:

  • Il Manager amministra ed il Leader innova;
  • Il Manager sostiene il Leader sviluppa;
  • Il Manager si concentra sui sistemi e la struttura, il Leader si concentra sulle persone;
  • Il Manager si basa sul controllo, il leader ispira fiducia;
  • Il Manager accetta la realtà, il Leader si interroga e ricerca nuove realtà e situazioni;
  • Il Manager ha una vista a corto raggio, il Leader ha una prospettiva a lungo raggio;
  • Il Manager chiede come e quando, il Leader chiede cosa e perché
  • Il Manager ha il suo occhio sempre sulla linea di fondo, il leader ha il suo occhio verso l’orizzonte;
  • Il Manager accetta lo status quo; il Leader le sfida.

Nel 1990, il guru di Harvard gestione John Kotter ha affermato che i dirigenti possono essere sia leader che manager. Aggiungendo che una persona può e deve incarnare le due caratteristiche: gestione e di leadership, poiché si completano a vicenda. Sia gestione che guida non sono necessariamente esclusive distinte. Le aziende che ricercano leader o manager, forse potrebbero trovarlo tra i dirigenti che hanno propensione in leadership o management.

Nel libro “Cosa fanno realmente i Leader?”, Kotter sottolinea che: «Leadership e gestione sono due distinti e complementari sistemi di azione. Entrambe sono necessarie per il successo in un contesto imprenditoriale sempre più complesso e instabile. I Manager gestiscono attraverso la pianificazione e budgeting, mediante l’organizzazione del personale, e attraverso il controlling e problem solving. Al contrario, la leadership che deve gestire un cambiamento deve definire una direzione (sviluppare una visione del futuro e le strategie per realizzare la visione), allineare, motivandole e coinvolgere le risorse nella giusta direzione».

Su questo argomento, Jim Estill nel suo blog riprende un’interessante citazione di Zalenznik: «La differenza tra Manager e Leader si trova nelle concezioni di caos e ordine nel profondo della psiche umana. Il Manager usa la formula del processo, la stabilità e il controllo, e istintivamente cerca di risolvere i problemi in modo rapido – a volte prima di comprendere appieno il significato del problema. Al contrario nel caos e nella mancanza di struttura, il Leader ritarda la soluzione al fine di comprendere meglio ed interamente il problema». Secondo Zalenznik quindi i Leader hanno molto più in comune con gli artisti, scienziati e altri pensatori creativi di quanto possono avere in comune con i Manager. Le aziende hanno bisogno di entrambi per il proprio successo, ma svilupparli entrambi richiede una riduzione del focus su logica e strategia con massima attenzione alla responsabilità a favore di un ambiente in cui la creatività e la fantasia siano autorizzati a fiorire.