Per trovare un compenso annuo inferiore ai 10 milioni di dollari bisogna scendere intorno alla 140esima posizione. Il 2010, per i manager di Wall Street, è stato decisamente un anno d’oro. A dispetto della crisi, e delle condizioni di un’economia, quella a stelle e strisce, che è la principale fonte di preoccupazione per la Casa Bianca e intorno alla quale si giocherà prevedibilmente la corsa alle prossime presidenziali, i compensi dei Ceo americani sono tornati a salire. I dati, e la graduatoria, sono firmati dal Wall Street Journal, che ha commissionato un’indagine sugli stipendi dei top executive statunitensi ai conuslenti di Hay Group.
In media, i compensi dei manager delle 350 più grosse compagnie quotate statunitensi sono cresciuti del +11% rispetto al 2009. Il quotidiano finanziario sottolinea che però gli utili delle relative aziende e il valore delle azioni sono cresciuti più degli stipendi dei manager. Per la precisione, i risultati hanno registrato un rialzo del +17% e gli azionisti hanno guadagnato il +18% (dividendi inclusi).
Lo stipendio medio di un top executive di Wall Street si è aggirato intorno ai 9,3 milioni di dollari. La parte che è maggiormente cresciuta è rappresentata dai bonus, saliti del 19,7%.
La classifica degli uomini d’oro è guidata da Philippe Dauman, il numero uno di Viacom, holding dell’enterteinment, che ha intascato la bellezza di 84,3 milioni di dollari, più del doppio rispetto al 2009, soprattutto grazie alle stock option. Segue Larry Ellison, Ceo di Oracle, a quota 68,6 milioni, cifra anche in questo caso formata principalmente dai diritti sulle azioni. Terza posizione per Leslie Moonves, della Cbs, che ha guadagnato 53,8 milioni. Come si vede, un altro colosso dei media, un settore che è stato particolarmente remunerativo visto che compare cinque volte nella top ten. Oltre ai due già citati, fra i dieci più pagati d’America ci sono anche Michael White, di Directv (quinto, con 32,6 mln), Robert Iger, della Dysney (ottavo, con 27,2 mln) e Jeffrey Bewkes, di Time Warner, decimo con 26 milioni.
Le prime dieci posizioni in classifica si completano con Martin Franklyn, di Jarden, quarto con 45 milioni, John Lundgren, di Stanley Black and Decker, sesto con 32,1 milioni, Richard Adckerson, di Freeport McMoran Copper and Gold, settimo a quota 30,5 milioni, e Donald Stebbins, di Visteon, che ha guadagnato 26,8 milioni.
Il banchiere meglio remunerato è stato James Dimon, di JpMorgan Chase, che in graduatoria generale è al diciassettesimo posto con i suoi 23 milioni di dollari.
Fra le curiosità, si può sottolineare che buon ultimo è Steve Jobs, che risulta non aver guadagnato nulla, perchè come è noto non percepisce stipendio (guadagna solo quando incassa le azioni, ma questa è una voce non considerata dalla tabella). Situazione simile per Eric Schmidt, ormai ex Ceo di Google, che ha guadagnato solo 1800 dollari interamente costituiti dalla parte variabile (ma si potrebbe sottolineare che nel 2011, quando all’inizio di aprile ha lasciato la guida operativa a Larry Page, ha ricevuto un premio da 100 milioni). Negli ultimi gradini della classifica anche Jeff Bezos, di Amazon, con 81mila dollari, e uno degli uomini più ricchi del mondo, Warren Buffett, di Berkshire Hathaway, con 100mila dollari.