Tra le realtà imprenditoriali che reagiscono meglio alla crisi, le imprese cooperative rappresentano una fetta importante del mercato nazionale, come dimostrano i dati riferiti alle tre centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) recentemente accorpate nell’Alleanza delle Cooperative Italiane: 127 miliardi di euro il fatturato, 12 milioni i soci e 43 mila le imprese rappresentate.
Per favorire i processi di apprendimento e crescita professionale di dirigenti e quadri delle cooperative, Legacoop Lombardia, in collaborazione con la società specializzata in alta formazione Qua.Dir, organizza la terza edizione del MIC Lombardia (Management per l’impresa cooperativa) [Leggi tutte le informazioni sul Master].
«Fondamentale per competere in un mondo che cambia» il commento del Presidente di Legacoop Lombardia Luca Bernareggi alla formazione manageriale e di scenario sviluppata su quattro aree tematiche: strategia, gestione e cultura d’impresa; strategia, gestione e cultura dell’impresa cooperativa; evoluzione degli scenari politici, economici e sociali; sviluppo individuale.
15 le giornate e 120 le ore distribuite in 7 mesi di corso, in collaborazione con i docenti esperti dei migliori atenei italiani, dal MIP Politecnico di Milano all’Università di Venezia, e con dirigenti cooperativi nel ruolo di testimoni-esperti. Alle lezioni accademiche tradizionali, si aggiungeranno attività di laboratorio strategico, incontri seminariali e forum di discussione. Tra i temi trattati, assetti proprietari e corporate governance, ICT e nuove tecnologie, processi decisionali, groupware, networking e costruzione della rete relazionale, etica e responsabilità sociale.
Il MIC, oltre a formare i manager cooperativi di domani, pone l’attenzione sull’alternativa del fare impresa in maniera cooperativa, un modello imprenditoriale sempre più praticabile ed esportabile, come dimostrano i processi di aggregazione e internazionalizzazione di molte aziende italiane, alcune delle quali general contractor come il Consorzio Stabile Eureca formato da CMB, Unieco e CLF.
Anche se i top manager cooperativi guadagnano circa il 30% in meno di un pari grado di un’impresa non cooperativa, a fare la differenza non è la busta paga bensì le “ricompense non monetarie” – secondo la definizione del docente Marco Musella, coautore insieme a Carlo Borzaga del libro Produttività ed efficienza nelle organizzazioni non profit: il ruolo dei lavoratori e delle relazioni di lavoro – vale a dire centralità della persona, controllo democratico, autonomia e indipendenza, in una sola parola: cooperazione.
Il Mic mette a disposizione 20 posti, la scadenza delle iscrizioni è prevista per il 13 giugno 2011. I corsi inizieranno entro luglio 2011 per concludersi nel mese di dicembre.