Tanto tuonò che piovve: Oswald Grubel si è dimesso dall’incarico di Ceo di Ubs. Al suo posto è stato nominato, ad interim, Sergio Ermotti. L’avvicendamento è avvenuto nel corso del fine settimana, la banca lo ha ufficialmente comunicato sabato, e arriva al termine di giornate in cui le voci sulle possibili dimissioni di Grubel si erano moltiplicate. Il top manager in realtà ha conseguito ottimi risultati in termini di performance, ma sotto la sua gestione la banca è stata investita dallo scandalo legato alla truffa da 2,3 miliardi ad opera di un trader, Kweku Adoboli, arrestato a Londra.
Ermotti è uno svizzero-italiano del Canton Ticino. Faceva già parte del comitato direttivo di Ubs ed era responsabile per le attività bancarie nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). La sua carriera in Ubs è iniziata da poco, per la precisione nell’aprile di quest’anno, dopo un’esperienza ai vertici di Unicredit.
Ermotti, uno dei quattro top manager di Piazza Cordusio che vennero definiti “Profumo-boys”, aveva lasciato Unicredit in occasione della nomina di Roberto Nicastro a direttore generale, carica alla quale aspirava lui stesso.
Nato a Lugano 51 anni fa, laureato in scienze bancarie, master in management a Oxford, ha iniziato a lavorare giovanissimo, quando aveva appena 14 anni, alla Corner Bank di Lugano. Ha svolto incarichi in Citigroup a Zurigo e, dall’87, in Merrill Lynch dove fra il 2001 e il 2003 è stato membro dell’Executive Management Committee per il Global Markets & Investment Banking. In Unicredit era arrivato nel 2005, e in due anni era stato nominato Deputy Ceo.
La sua, è bene ricordarlo, non è una nomina permanente: l’incarico è ad interim, il cda continuerà in questi giorni con il «processo di valutazione interno ed esterno per identificare un successore permanente al ruolo di Ceo».
Nel frattempo, la banca sottolinea il più sentito apprezzamento per l’opera svolta dal dimissionario Grubel. Il presidente, Kaspar Villiger, ha espresso il rammarico del cda «per la decisione di Oswald Grübel», il quale «ritiene che sia suo dovere assumere la responsabilità del recente episodio di transazioni di negoziazione non autorizzate. Questa decisione testimonia i suoi principi incondizionati e la sua integrità. Durante il suo mandato ha realizzato una svolta impressionante e rafforzato UBS alla base».
Dunque, ora si apre un nuovo capitolo. In Ubs, nel 2012, arriverà l’ex presidente della Bundesbank Axel Weber, come membro del consiglio, e poi nel 2013 è previsto che diventi presidente al posto di Villiger.