La relazione che c’è fra le decisioni di politica economica e l’andamento dell’economia. E’ questa la materia di cui si occupano Thomas Sargent e Christopher Sims, i due economisti a cui l’Accademia di Stoccolma ha dato il premio Nobel per l’Economia 2011. Due americani che insegnano in prestigose università statunitensi (Princeton e NYU) e che sono stati premiati proprio per i loro studi di macroeconomia. Materia interessante, in un momento che ad esempio vede l’Europa in piena crisi del debito e con governi e banchieri centrali che non sembrano avere le idee chiarissime su come uscirne.
I due premi Nobel qualche risposta sulla crisi del debito l’hanno data. Il problema non è economico, spiegano, «la difficoltà è politica». Ed eccola, la ricetta: «L’Europa unita non sopravvive se non crea un’autorità finanziaria comune, in grado di stabilire le politiche economiche e fiscali per l’intero continente, e soprattutto di emettere bond». Dunque, le soluzioni vanno cercate nel sistema di governance e nell’emissione di eurobond.
Le teorie di Sargent e Sims, secondo l’accademia svedese, sono state fondamentali per lo sviluppo della macroeconomia moderna, e pur essendo teorie diverse fra loro, sono complementari.
Sargent, 68enne, insegnante alla New York University, economista ma anche storico dell’economia, personaggio considerato molto influente, è il padre della teoria delle “aspettative razionali”. La giuria svedese lo ha premiato per aver mostrato come «la macronometria può essere usata per analizzare i cambiamenti permanenti nella politica economica, un metodo che può essere applicato per studiare come famiglie e imprese adeguano le proprie aspettative in concomitanza con gli sviluppi economici».
Sims, 69 enne, insegna invece a Princeton (nel vicino New Jersey), è forse meno famoso del collega, anche perchè più studioso che non personaggio. Il Nobel gli è stato riconosciuto grazie alla sua teoria sull’autoregressione vettoriale (VAR) che viene utilizzata per capire in che modo l’economia è influenzata dalle politiche economiche.
Comunque, la scelta di questo 2011 per il Nobel dell’Economia è caduta su due grandi studiosi che, spiega ancora l’accademia, «hanno sviluppato dei metodi per rispondere a numerose quesioni concernenti la linea di causalità fra la politica economica e differenti variabili» come il pil, l’inflazione, l’occupazione, gli investimenti.
«Sono due tra gli economisti più famosi al mondo» commenta Giacomo Vaciago, uno dei più noti economisti italiani, che prosegue: «Sims è più quantitativo, più un econometrico, è il padre-padrone delle stime economiche con i modelli Var di autoregressione vettoriale e cioè delle stime economiche effettuate con grandi computer, con cui si verificano la bontà delle teorie. In altre parole Sims è uno che non esprime opinioni, ma riporta stime. Dei due però è Sargent il più famoso. È lui che ha fondato la scuola delle aspettative razionali». Comunque, due «scienziati dell’economia completi», che «fanno teoria, ma anche verifica, che usano la matematica, le stime» e che «partono dalle idee e le testano con i dati, che non si accontentano dei modelli, ma sono sempre attenti alle verifiche quantitative delle loro idee».