Quando l’artigianato è donna

di Massimiliano Santoro

3 Novembre 2011 09:30

Sono centinaia le elettriciste, le tappezziere, le idrauliche e le falegname in Italia. Ruoli ricoperti spesso da uomini ma che affascinano le donne.

Sebbene con percentuali al di sotto della media mondiale, l’equiparazione occupazionale tra uomini e donne in Italia ormai è una realtà consolidata, soprattutto nel ricoprire ruoli apicali all’interno dell’azienda. Ma la vera novità è rappresentata dalla riscoperta dell’artigianato da parte del gentil sesso che si ritrova a svolgere “lavori da uomo”. Vuoi per far fronte alla crisi o perché affascinati da alcune tipologie di attività manuali, le donne stanno riscoprendo sempre di più i mestieri tradizionali.

Una elaborazione e alcune stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese (febbraio 2011) hanno messo in evidenza, infatti, che in Italia ci sono 1796 camioniste/autotrasportatrici, 422 elettriciste, 1130 tappezziere, 2380 fabbri donna, 731 meccaniche e carrozziere, 140 idrauliche, 305 falegname, 315 calzolaie. Insomma sembra esserci davvero un importante universo femminile che si cimenta quotidianamente nelle attività considerate prevalentemente ad appannaggio dei maschi.

Più specificamente, le donne che svolgono il mestiere di autotrasportatori, guidando camion o tir, sono 1796, di cui 306 in Lombardia, ovvero il 3,1% del totale italiano. Nello scorso anno, inoltre, ogni 13 nuove iscrizioni di operatori del settore 1 è risultato essere di genere femminile. Raggiungono quota 422 (45 nel territorio lombardo), invece, le elettriciste pari al 3,2% del totale nazionale degli operatori del settore. Nel 2010, inoltre, ogni 18 nuovi iscritti uno è risultato essere appartenente al gentil sesso. Più corposa è risultata la pattuglia femminile che opera nel settore della tappezzeria. Ben 1130 le iscritte al registro delle imprese, 130 in Lombardia, che raggiungono la lusinghiera quota del 14,5% del totale nazionale. In questo caso, diversamente dai precedenti due settori, su cinque nuovi iscritti nel 2010 uno è risultato essere donna.

Alle prese non solo con scarpe maschili ma, presumibilmente, anche con tacchi e calzature femminili sono le 315 calzolaie italiane  (57 in Lombardia) che rappresentano l’8% del totale della loro categoria. Nel 2010 su cinque nuovi calzolai iscritti una è risultata essere donna. Risultano essere 305 le falegname, l’1,6% della categoria di cui 28 in Lombardia: ogni 22 nuovi scritti nel 2010 una è risultata essere donna. Alle prese con tubi ed otturazioni sono 140 idraulici donna, 23 in Lombardia, pari allo 0,3% del totale nazionale. Solo una, ogni 191 nuovi iscritti, è donna. Di spinterogeni, motori ed altro si occupano in Italia 731 tra carrozziere e meccaniche (70 in Lombardia) rappresentanti l’1,4% del totale della categoria. Nel 2010, ogni 26 nuovi iscritti, una è risultata essere donna.

I numeri più imponenti sono quelli raggiunti dai fabbri donna: 2380 operatrici del settore, il 5,1% del totale degli operatori del comparto a livello nazionale, di cui 651 attive in Lombardia. Lo scorso anno, infine, ogni 10 nuovi fabbri una è stata donna.