I social network hanno cambiato modo di fare business e hanno creato grosse opportunità di lavoro, creando un nuovo segmento definito da molti come Social Media Job Hunt. Sempre più aziende infatti si affidano a LinkedIn, Facebook, Twitter, YouTube e altre piattaforme a sfondo sociale per trovare una figura professionale adatta a ogni esigenza.
Nello specifico, il 73,6% delle aziende dichiara di avvalersi delle piattaforme sociali per il recruitment e il 37,5% delle impresse ha avviato una vera e propria policy per tale campo. È quanto viene riportato tramite l’indagine Recruiting & Social Network, effettuata a cura di Lorenzo Pulici, HR & Communication Specialist in occasione dell’incontro “LinkedIn, che connessione? L’aspetto social del lavoro” che avuto luogo in quel di Roma, presso l’Università La Sapienza.
In base a quanto si evince con la ricerca, LinkedIn è lo strumento più usato (96%) nella ricerca di nuove figure professionali da inserire nel team aziendale, seguito da Facebook (37,7%), Twitter (18,2%), YouTube (6,5%) e i blog (5,2%). Il 45% dei datori di lavoro utilizza i social media per vagliare i potenziali candidati e il 35% di essi ha deciso di non offrire un lavoro basandosi sui risultati dei controlli dei candidati sulle piattaforme sociali. Commenta Pulici: “Se è vero che è Linkedin a farla da padrone tra i social network più adoperati dai recruiter, è anche importante sottolineare come ogni social abbia un proprio codice e un proprio linguaggio e, quindi, possa essere strumento di ricerca per determinate tipologie di ruoli professionali”.
L’indagine è stata condotta tra dicembre 2011 e gennaio 2012 ed è stato coinvolto un campione di oltre 200 job recruiter, Hr manager e responsabili di area di aziende operanti a livello nazionale. Spiega l’autore: “E’ decisamente interessante il fatto che due aziende su tre riconoscano e utilizzino i social network per valutare profili e per selezionare nuove risorse, e che lo facciano anche indipendentemente dal fatto che esista una procedura formale a livello aziendale”.
I selezionatori del personale intervistati utilizzano spesso i social network (27,6%), mentre nel 46% dei casi l’uso è solamente saltuario. A non farne affatto uso è solo una piccola parte, corrispondente al 14,6% del campione, mentre vi è anche una parte (19,5%) che utilizza LinkedIn, Facebook, Twitter, blog e YouTube esclusivamente per verificare eventuali candidature.
Più di un job recruiter su due ha assunto almeno un candidato “conosciuto” sui social media, dunque trattasi di statistiche che dimostrano ancora una volta come i network sociali siano riusciti nel tempo ad assumere un ruolo sempre più importante anche nel mondo del lavoro.