Mistero sulla presunta uscita di scena di Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea e uno degli uomini più ricchi del mondo. In base a fonti svedesi, il deus ex machina dell’azienda di mobili nata in Svezia 69 anni fa come piccolo mobilificio artigianale avrebbe lasciato la società da lui fondata passando il testimone direttamente ai 3 figli, che già da tempo lavoravano con lui.
Se infatti un articolo pubblicato nel Paese scandinavo lo dava già per “pensionato”, oggi lo stesso mister Kamprad ha scritto al quotidiano smentendo tali dimissioni. L’86 super manager, rimasto nell’ombra per tutti questi anni e risultando praticamente sconosciuto in volto al grande pubblico, ha infatti negato ogni passaggio di mano ai figli Peter, Jonas e Mathias.
Se così fosse, il maggiore dei 3 – il 48enne Peter – rimarrebbe alla guida di Ikano, la società con sede nel Lussemburgo che gestisce gli asset della famiglia e i proventi di Ikea; il secondo – il 46enne Jonas – continuerebbe a ricoprire la posizione di CEO di Ingka Holding, la società che si occupa del design dei mobili Ikea e dello sviluppo di tutti i prodotti; il terzo – il 43enne Mathias – resterebbe quello coinvolto più attivamente nella gestione dell’azienda.
Il ruolo di leader, però, dovrebbe ancora rimanere nelle mani del padre, che dalla sua residenza di Epalinges sul lago di Ginevra nel cantone svizzero Vaud – quello francofono situato nella zona occidentale della confederazione – continuerà a gestire nell’ombra gli affati di famiglia e la fortuna da 37 miliardi di dollari che avrebbe racimolato dal 1943 a oggi.
La notizia delle dimissioni dell’anziano imprenditore nato nel 1926 erano state date direttamente dai 3 figli attraverso l’house organ di Ikea.