In questi giorni si è diffusa la notizia dei premi ai quadri di Umbria Mobilità, scatenando l’ira dei sindacati. Il premio in questione si tratta di un cifra pari a cinquanta mila euro, che verrà divisa tra una diecina di persone. Il periodo durante il quale è stata presa questa decisione è la maggior causa che ha scatenato la rabbia dei sindacati: per Umbria
Mobilità è un periodo di crisi, ristrittezze e sacrifici da parte dei dipendenti. Sono moltecipli i casi di difficoltà che
deve affrontare Umbria Mobilità, secondo i sindacati i soldi che verranno usati per questo premio, potevano essere
utilizzati per migliorare la situazione in cui si trova Umbria Mobilità ad esempio:
- acquisto di pezzi di ricambio;
- ristrutturazione di alcuni locali dove piove dentro;
- aggiustare la superficie dei parcheggi aziendali e dei depositi.
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Inoltre i sindacati non sono stati di certo in silenzio, hanno accettato con amarezza la notizia, ma allo stesso tempo hanno
scritto un dura nota rivolta ai dipendenti di Umbria Mobilità Esercizio Srl:
“Ciò è avvenuto in un contesto in cui a fronte della situazione difficile, fatta di grandi ristrettezze legate anche all’inadempienza di alcuni Enti Locali rispetto ai servizi affidati (vedi la vicenda del Lago Trasimeno e dei parcheggi di Terni), la maggior parte dei dipendenti viene costretta a dei “sacrifici“ in termini di recuperi di produttività (vedi la mezzora dell’agente unico), di ritardi nella concessione del pagamento degli anticipi del proprio TFR, di diniego nel pagamento delle ex festività, ecc.
Peraltro, si ritiene che l’importo complessivo destinato al “regalo“ fatto ad alcuni Quadri, si sarebbe potuto utilizzare per acquistare il materiale mancante, per esempio, nelle officine (pezzi di ricambio, DPI, ecc.), per ristrutturare alcuni locali aziendali ove piove dentro, per aggiustare la superficie dei parcheggi aziendali e dei depositi che, ad oggi, rappresentano un serio pericolo per l’incolumità delle persone e dei mezzi.
A tale proposito, le scriventi pongono una forte attenzione sui livelli di manutenzione del materiale rotabile (gomma e ferro), rispetto al quale è opportuno che venga aperto, con urgenza, un confronto che coinvolga tutti i soggetti interessati, compresa SAVIT”.
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Inoltre, le Organizzazioni Sindacali, a suo tempo
“Avevano cercato, a tutela degli stessi Quadri, di definire un accordo che regolamentasse la materia delle retribuzioni fisse e variabili del personale in questione, togliendo discrezionalità all’azienda; questo purtroppo non è stato possibile conseguirlo ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Per quanto sopra, le Organizzazioni Sindacali denunciano con forza il comportamento dell’azienda ed è del tutto evidente che quando questa, al tavolo della trattativa, richiamerà le medesime al senso di responsabilità, sarà gioco facile rinfacciarle l’irresponsabilità con cui ha gestito questa partita”.