Vivere bene le ferie

di Francesca Vinciarelli

24 Marzo 2016 11:00

Il lavoro e le problematiche che si lasciano sul lavoro pesano anche in ferie, ecco come vivere tutto al meglio.

Le ferie sono un momento aspettato e sognato, sono il momento in cui un lavoratore si lascia tutto alle spalle e recupera energie e motivazione.

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Ma anche se tutto questo è vero, le ferie sono anche temute, perché staccare la spina e dedicarsi completamente al relax non è così semplice. Sia per colpa della routine e sia per colpa delle abitudini, le vacanze spesso vengono vissute male, si continuano a vivere sotto stress, non riuscendo mai del tutto a chiudere con il lavoro. Atteggiamento per alcuni che si limita ad essere di pensiero, ma che per altri si tramuta in un vero e proprio lavoro in vacanza, come? Con smartphone o computer sempre collegati.

Ma senza il meritato riposo non si può definire di certo una vera vacanza, riuscire a vivere al meglio il proprio periodo di pausa è un diritto e anche un dovere. Per quanto si è diligenti al proprio impiego, per se stessi ma anche per gli altri è fondamentale staccare la spina, tutto ciò è fondamentale anche per la futura produttività e concentrazione, per questo le ferie come le pause sono un elemento essenziale e intoccabile. Per chi non riesce però a viverle bene alcune regole possono correre in aiuto, seguirle porta il lavoratore ad essere più tranquillo.

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Che sia un periodo di ferie corto o lungo ciò che da più pensiero è quello che si lascia, per questo è fondamentale organizzare il lavoro e di conseguenza completare i lavori che più danno pensiero, se ad esempio al rientro non ci si vuole trovare quel lavoro impossibile, la prima regola è terminare proprio quello, così facendo durante le ferie il pensiero non ricadrà sempre sulla paura del rientro. Ma per rendere tutto questo reale ed evitare veramente lo stress, la seconda regola è quella di scollegare non solo la testa ma anche il proprio smartphone, evitare di leggere email, messaggi o chiamate, che possono danneggiare il proprio umore e l’andamento della vacanza. 

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La terza regola è quella, in caso il proprio impiego lo richieda, comunicare contatti o persone sostitutive al quale rivolgere domande o dubbi. Nello specifico ci troviamo davanti quei ruoli esposti alla risoluzione di problematiche o comunque sempre presenti e operativi, non essere presenti può destare preoccupazione, per arginare il problema anche in caso di un altro collega, può sollevare inserire o inviare agli interessati i contatti utili sostitutivi per quel lasso di tempo. Infine ma non per importanza, oltre le regole è importante capire la funzionalità e la necessità della vacanza, il fisico e la mente hanno bisogno di allontanare i pensieri e le preoccupazioni che portano più stress, per questo non esiste miglior cosa di una vacanza, passata però in serenità.