Licenziamento per motivazione economica

di Francesca Vinciarelli

19 Dicembre 2016 10:30

Attuare un licenziamento per motivazione economica, ecco quando.

Il licenziamento è un evento sgradevole che però accade per motivazioni precise, ovviamente non può essere attuato sempre e per tutte le cause

Licenziamento del dirigente per giustificatezza

Ci sono però alcuni eventi come il fallimento o comunque motivazioni legate al fattore economico che possono essere causa di licenziamento. Un licenziamento che ovviamente avviene per problemi dell’azienda e non di chi ci lavora, non stiamo parlando quindi di carenze di capacità ma semplicemente dell’impossibilità dell’azienda di mandare avanti il rapporto per problemi economici. Questo tipo di licenziamento viene chiamato licenziamento per motivazione economica e nello specifico si parla dell’atto con il quale il datore di lavoro interrompe unilateralmente, nonché senza accordo da parte del lavoratore, il rapporto di lavoro con il dipendente per motivi che non riguardano il comportamento di quest’ultimo, ma per ragioni che riguardano la riorganizzazione aziendale.

Il preavviso di licenziamento

Accade nel caso in cui l’azienda debba fronteggiare una profonda crisi e debba ridurre le proprie aree operative, dismettendo dei reparti o dei servizi che sono diventati troppo costosi. Ma le parole non sono sufficienti per attuarlo, ma al contrario servono innanzitutto delle ragioni oggettive che legittimano il ricorso alla riduzione del personale, ragioni che vengono definite giustificato motivo oggettivo. Questa ipotesi si verifica quando per oggettive ragioni di riorganizzazione aziendale, il datore di lavoro è costretto a privarsi di alcuni tra i suoi dipendenti che non può utilmente reimpiegare in altri comparti della sua attività. In altre parole perchè sia possibile procedere al licenziamento non è sufficiente che il datore di lavoro decida di riorganizzare la produzione perché occorre anche che la figura professionale licenziata non sia più utile all’interno dell’azienda. Diversamente l’imprenditore ha l’obbligo di ricollocare il lavoratore in un’altra posizione nonché l’obbligo di ripescaggio.

Ricominciare dopo il licenziamento

Il lavoratore da parte sua può contestare al datore di lavoro di non averlo riutilizzato, ad esempio nel caso in cui si viene licenziati per motivazioni economiche e pochi giorni dopo l’azienda procede all’assunzione di una nuova figura professionale assolutamente analoga.
Anche il licenziamento per motivazione economica va comunicato attraverso uno scritto che deve contenere l’indicazione delle ragioni proprio perché il lavoratore possa contestarlo, se il lavoratore ritiene che il licenziamento sia ingiusto è tenuto ad impugnarlo entro 60 giorni.

Fonte: Pixabay