Croce e delizia di tutti, dato per morto fino a pochi mesi fa, ora in netta ripresa. Stiamo parlando dell’euribor, parametro variabile e tasso interbancario di interesse al quale le banche prestano denaro ad altre banche. Nelle ultime tre settimane il tasso di riferimento ha oltrepassato l’1%, una decisa ripresa rispetto ai minimi storici registrati alla fine di Marzo 2010 quando l’indice a tre mesi era sceso allo 0,634%.
Sicuramente siamo lontani ancora dal picco del 5,38% toccato circa due anni fa e le previsioni sembrano delineare uno scenario tendenzialmente stabile o poco rialzista, almeno nel breve periodo. In un’ottica di lungo periodo, però, diversi sono gli Istituti bancari e non che stanno costruendo dei prestiti obbligazionari legati proprio all’euribor, che sia a tre o sei mesi.
Nella maggior parte dei casi, ad una cedola fissa alla fine del primo anno, spesso attestata attorno al 2%, seguono delle cedole variabili e legate all’andamento dell’euribor più una certa percentuale di spread. Si tratta di buone opportunità se, ovviamente, non le si analizza con lo scenario attuale.
Per fare un esempio, un’obbligazione sottoscritta nella giornata odierna darebbe il primo anno una cedola del 2%, alla fine del secondo, per ipotesi, euribor 3m + 0,10. Se ragionassimo con i tassi di oggi ci troveremmo al secondo anno con una cedola lorda dell’1% circa. Piatto scarso dunque, ma di certo il valore dell’euribor 3 mesi tra due anni sarà più alto e allora questo prestito obbligazionario potrà dare molte soddisfazioni.
Il rovescio della medaglia di queste emissioni è il cap, ossia un tetto massimo annuo che spesso gli Istituti stabiliscono e oltre il quale il flusso cedolare non potrà andare, indipendentemente dall’andamento dell’euribor.
Anche i nuovi titoli di stato con scadenza 15 Ottobre 2017, i CcT eu, avranno cedole semestrali indicizzate all’euribor 6 mesi, maggiorate dello 0,8% e potranno essere acquistate sul Mot. Sempre sul mercato Mot si possono oggi acquistare titoli già quotati senza pagare le commissioni che di solito sono implicite nelle obbligazioni in collocamento.
Occhio dunque all’euribor, una buona strategia di investimento oggi potrebbe portare nel lungo periodo risultati positivi inaspettati.