Il Governo italiano punta a rendere disponibili entro l’anno 60 miliardi di euro per le opere infrastrutturali pubbliche. È quanto ha dichiarato Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, nel corso della Mobility conference, ovvero la conferenza annuale su infrastrutture e trasporti che ha avuto luogo a Milano con la promozione di Assolombarda e Camera di commercio.
Imprenditori, manager e amministratori pubblici hanno preso parte alla conferenza del titolare del dicastero, il quale ha confermato che il rilancio delle infrastrutture per la mobilità quali strade, autostrade, porti, aeroporti e ferrovie è in cima agli obiettivi 2012 del Governo.
Circa 60 miliardi di euro verranno sbloccati dunque per la realizzazione di opere pubbliche nel territorio italiano: i lavori sono già stati programmati e adesso è necessario solamente attendere che si passi alla fase del cantiere. Ha spiegato Passera infatti che: “Il Cipe nelle ultime due riunioni di dicembre e gennaio ha sbloccato fasi di lavoro per 20 miliardi, erano tutti interventi bloccati, alcuni si sarebbero persi come fondi, soprattutto quelli europei” spiega. “Adesso ce ne sono altri 20 da mettere in moto con le concessioni autostradali e aeroportuali e sono già stati individuati ulteriori 20 miliardi di opere prioritarie, in alcuni casi già cantierabili, che ci proponiamo di mettere in opera nel corso dell’anno. Quando si comincia a parlare di 40-60 miliardi di opere sono punti significativi di Pil. Paradossalmente il grande ritardo che l’Italia ha accumulato nelle infrastrutture è un’opportunità, un motore di crescita. Investire in infrastrutture oggi ha effetti anche nel breve periodo ed è un paragrafo fondamentale del capitolo relativo alla produttività e alla competitività del sistema, senza la quale le imprese non possono dare il loro meglio”.
Il Governo italiano è intenzionato a portare avanti “un’azione senza pace” per lo sblocco dei cantieri: già oggi v’è un gruppo di figure professionali incaricate di tale compito e che sbloccheranno le procedure necessarie ad avviare la realizzazione di ogni opera infrastrutturale nel Paese. Il Governo insomma farà di tutto per consolidare il trasporto pubblico nel Belpaese, poiché è un tema importante per lo sviluppo dell’Italia. Il ministro ha poi aggiunto “Saremo molto presenti su questo argomento, perché è un tema che tocca tutti gli italiani e perché si possono creare operatori di prima grandezza che se la possono giocare e perché possono nascere aziende che possono non solo giocarsela, ma possono costituire alcune nuove grandi imprese nel Paese nei prossimi anni”.
Secondo quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo, si comincia a parlare di punti significativi di Pil e il tema delle infrastrutture pubbliche può incidere infatti in maniera considerevole sulla performance del Paese. Se dunque il Cipe aveva sbloccato già 20 miliardi di euro e gli altri 20 miliardi erano già destinati alle concessioni autostradali e aeroportuali, altri 20 miliardi verranno utilizzati per mettere in moto opere pubbliche entro l’anno.