Ikea ha annunciato di voler trasferire in Italia parte della propria produzione di mobili. Una nota del colosso svedese, infatti, indica che sarà soprattutto il Piemonte a ospitare una serie di stabilimenti dell’azienda di arredamento. E’ proprio qui, oltre che in altre regioni dell’Italia del nord – Veneto, Friuli e Lombardia in primis – che si trovano i principali fornitori italiani di Ikea, che fanno sì che il gruppo svedese sia il primo cliente della filiera italiana dell’arredolegno per un valore di 1 miliardo di euro, pari all’8% degli acquisti mondiali.
Solo in Cina e in Polonia Ikea acquista più materiali. Ma l’Italia assumerà una rilevanza sempre maggiore, come ha confermato lo stesso Lars Petersson, CEO dell’azienda per la Penisola: “Abbiamo trovato nuovi interessanti fornitori italiani, che presto sostituiranno quelli asiatici dai quali attualmente comperiamo. Riteniamo che i loro prodotti siano di qualità migliore e che i loro prezzi siano mediamente inferiori”.
Questa dichiarazione arriva in un momento in cui molte aziende italiane delocalizzano all’estero o si riforniscono in Cina e precede di qualche giorno la “Settimana del mobile” alla fiera di Milano.
“La bilancia commerciale tra il gruppo Ikea e l’Italia – continua il manager – è a favore del vostro Paese, visto che è più alto il fatturato derivante dagli acquisti rispetto a quello che arriva dalle vendite nei nostri centri sparsi per la Penisola”. Se, come detto, l’8% degli acquisti mondiali dell’azienda proviene dall’Italia, solo il 7% delle vendire globali sono effettuate qui.
Ma questa quota dell’8% sale al 34% riferendosi alle cucine, al punto che una su 3 venduta nel mondo proviene dalla Penisola. I restanti acquisti effettuati qui riguardano elettrodomestici, camere da letto, scaffalature, librerie e bagni, consentendo a molte aziende un giro d’affari interessante che permette di dare lavoro a circa 2.500 persone. A queste, si aggiungono i 6.600 dipendenti di Ikea Italia e tutti quelli generati dall’indotto, con una ricaduta occupazionale complessiva di 11mila posti di lavoro.
Nel corso del 2012, l’azienda aprirà 2 nuovi negozi: il primo a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti e il secondo a Pontedera, nell’entroterra pisano.