Finmeccanica cederà il 15% delle azioni detenute in Avio al Fondo Strategico Italiano. L’operazione, come specificato nella nota di ufficializzazione dell’accordo, è condizionato dall’entrata in Borsa di Avio entro l’anno: “Finmeccanica Finance S.A., società del Gruppo Finmeccanica, Fondo Strategico Italiano (FSI), Avio e la controllante BCV Investments hanno raggiunto un accordo – sospensivamente condizionato alla quotazione in Borsa di Avio entro il 2012 in presenza di favorevoli condizioni di mercato – che permetterà a Fsi di divenire socio di Avio con una quota stabile del 15% circa, partecipando all’offerta pubblica globale – che include un aumento di capitale – e rilevando l’intera quota di Finmeccanica”.
Dall’operazione, l’azienda guidata da Giuseppe Orsi otterrà “un corrispettivo pari al prezzo netto di collocamento. L’operazione tra Finmeccanica (controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) e FSI (controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti a sua volta controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), costituirebbe – ove realizzata – un’operazione tra parti correlate, posta in essere da Finmeccanica S.p.A. per il tramite di società controllata, che beneficerebbe in ogni caso dell’esenzione prevista per le operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato, ai sensi dell’art. 13, comma 3, lett. c) del Regolamento Consob n. 17221/2010 e dell’art. 11.2 lett. c) della Procedura approvata dalla Società in data 26.11.2010”.
Avio è una società per azioni con sede vicino a Torino, specializzata nel settore aerospaziale e aeronautico. Fondata nel 1908, conta oggi più di 5mila dipendenti e un fatturato di oltre 2 miliardi di euro di cui il 90% fuori dai confini nazionali. E’ presente in Italia e all’estero con diverse sedi commerciali e una decina di insediamenti produttivi.
Dopo l’Ipo di fine anno, Fsi avrà diritto a indicare due membri del cda che sostituiscano quelli di Finmeccanica: il consiglio di Avio sarà composto da 13 membri, di cui 4 indipendenti. Fra i primi risultati dell’intesa c’è la modifica dell’accordo con le banche creditrici, che cambia i termini dei contratti di finanziamento, allungando le scadenze del rimborso al 2017.