Autogrill, rotta verso Turchia ed Emirati

di Massimiliano Santoro

20 Luglio 2012 10:00

Attraverso la divisione HMSHost International, il Gruppo Autogrill opererà negli aeroporti internazionali di Istanbul e Dubai.

Gli aeroporti internazionali di Istanbul e Dubai parleranno un po’ più italiano: la divisione HMSHost International del Gruppo Autogrill, presente in oltre 100 aeroporti di Stati Uniti, Canada, Europa, Asia, Oceania e operativa nei primi 20 scali del Nord America per traffico passeggeri, ha annunciato di aver ottenuto una concessione nell’aeroporto dell’importante città turca.

L’accordo prevede la gestione di 13 locali dai quali, stima la società, si produrranno ricavi complessivi per oltre 100 milioni di euro nel periodo 2012-2022 mentre, per quanto concerne i 4 punti vendita che opereranno nello scalo arabo, la società attende ricavi complessivi per circa 25 milioni di euro per i prossimi 5 anni.

Lo scalo internazionale di Istanbul, Sabiha Go?kc?en, ha raggiunto nel 2011 la quota di circa 14 milioni di persone in transito che dovrebbero diventare 25 milioni nel 2023. Scelta strategica importante quella di puntare sul mercato turco con un Paese che, secondo le previsioni, nel periodo 2011-2017 dovrebbe vedere una crescita annuale media del PIL pari a circa il 7%.

Autogrill spiega che nello scalo di Dubai la divisione HMSHost ha inaugurato recentemente 2 ristoranti, uno operativo da aprile che si occupa di cucina indiana e l’altro attivo da inizio luglio focalizzatosi sulla cucina mediterranea, ed altri due, un gourmet market ed un ristorante di cucina giapponese, verranno aperti entro la fine del 2012.

L’aeroporto internazionale di Dubai, con oltre 50 milioni di passeggeri nel 2011 (+8%), è al 4° posto nella classifica degli aeroporti con più alto traffico di passeggeri internazionali. Lo scalo, considerato il maggiore hub del Medio Oriente, è servito da oltre 150 compagnie aeree che collegano l’emirato con più di 220 destinazioni in tutto il mondo.